Metrica: interrogazione
57 tronchi in La conversazione Venezia, Fenzo, 1758  (recitativo) 
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 6, 174
so anch’io quel che si fa.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 6, 175
Ma fia sempre miglior la libertà.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 7, 187
Madame de tout mon coer
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 7, 188
trois houmble servitour.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 7, 191
Ehi! Sentite.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 7, 191
                          Bas ist?
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 7, 192
Cosa dite signor?
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 7, 192
                                  Nix fresté Taic?
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 7, 193
Jo, pizzle fresté Taic.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 7, 203
vivere col marito in società.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 7, 204
Io sostengo miglior la libertà.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 7, 213
stanno la notte e il dì
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 7, 214
e in Italia dirò... così, così.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 9, 278
«Se volete lo sposo, eccolo qui»,
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 9, 279
quel modesto bocchin diria di sì.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 10, 304
siete da maritar, che male c’è?
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 10, 305
Via, non abbiate soggezion di me.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 10, 313
Davver?
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 10, 313
                  Dice di sì.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 10, 314
Non è ver, Berenice? Ella è così.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 13, 355
O di casa.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 13, 355
                    Che fol?
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 13, 356
Vi è la padrona?
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 13, 356
                                Jo, mai libre Her.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 13, 360
Niente per mi donar?
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 385
Douccemant mes amì,
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 386
non si contrasti più,
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 387
questo dell’amicizia è il rande vous.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 397
fare un hombre e un pichetto.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 397
                                                               Io non ne so;
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 398
ma son qui, giocherò.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 404
Lor signori con me
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 405
faranno all’hombre una partita in tre.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 406
Son pronto.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 406
                        Eccomi qui.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 407
Disponete di me.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 407
                                  Giochiamo uì.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 414
È troppo.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 414
                    Così è.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, I 14, 415
A me piace giocar pour amitié.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 1, 507
Fol capello, fol spata per andar?
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 1, 509
no foler più mangiar?
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 4, 577
Li compatisco affé.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 4, 578
Farò per lor quel che vorrei per me.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 4, 609
questo stomacco mio si tranguggiò
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 4, 610
un barile di vino di Bordò.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 7, 680
L’ha detto in verità.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 7, 681
Non si tratta così la nobiltà.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 8, 714
portati immantinente. Il mio burrò
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 8, 723
della mia nobiltà. (Parte lo staffiere)
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 8, 724
(Quel villanaccio si vergognerà).
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 9, 756
À buer à buer, allegraman.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 9, 757
Che si beva e si canti alla santé
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 9, 758
della bonn’amitié.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 9, 782
Subito. E perché no?
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 9, 783
Non mi faccio pregar. La canterò.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 9, 793
Io cantare non so
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 9, 794
ma pure vi darò
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 9, 814
Lacchè.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 9, 814
                Cosa farà?
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, II 9, 815
Qualche cosa di bello in verità. (Viene il lacchè colla cesta di galantarie)
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, III 1, 885
E voi siete contento?
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, III 1, 885
                                        In verità
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, III 2, 892
che passasse l’età
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, III 2, 893
senza un simile impiccio, in libertà.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, III 2, 901
Ne godo in verità.
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, III 5, 942
Madama, eccomi qua;
La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758, III 5, 943
per dir la verità

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