Metrica: interrogazione
215 tronchi in La donna di governo Roma, Puccinelli, 1761  (pezzi chiusi) 
e ti voglio sempre amar. (A Corallina)
ch’ei ti vuole corbellar. (A Corallina)
Ah tremare il cor mi fa. (Vanno a nascondersi nella stanza)
   Deh, Moschin, non mi lasciar.
e gli sposi eccoli qua. (Accenandoli)
Cento scudi, eccoli qua. (Caccia una borsa)
                    Date qua.
Corallina disporrà. (Dà la borsa a Corallina)
Il marito li averà. (La dà a Ridolfo)
                   Cosa dirà?
della mia sincerità. (A Fabrizio)
Meni la testa? Cosa ti par? (Si placa)
tu mi vuoi bene; voglio sperar. (Parte)
ma lo sparvier non l’ha. (Parte)
quel piacer che suol bramar. (Parte ed entra per la porta di un gabinetto)
ma l’avete a far con me. (A Rosalba)
Oh che gusto che mi dà). (Guardando Rosalba, parte)
                          (Che ho da far?) (A Ridolfo)
(I seicento non sperar). (A Lindora)
Il marito non può star. (A Corallina)
Altri mille puon bastar? (A Lindora)
                            Che ti par? (A Ridolfo)
(Io mi sento il cor tremar). (Fabrizio si accosta al notaro e Corallina lo seguita)
   Mio signore. (Saluta il notaro)
                             Quis est hic? (A Corallina)
non intende; eccolo qua. (Leva la carta scritta dinanzi al notaro)
   (Il buon merlotto gabbato sarà
   Vi è il notaro da pagar. (A Fabrizio)
Io lo voglio sodisfar. (Gli vuol dar il danaro)
   Viva il padrone, s’ha da cantar.
Viva il padrone, s’ha da mangiar. (Replicano tutti insieme)
   Quel che volete tutto vo’ far.
S’ha da mangiare, s’ha da suonar.
S’ha da cantare, s’ha da ballar. (Sforzano anche Fabrizio a ballare e saltare)
quell’affanno che strugge il mio cor.
(Possa crepar! (Arrabbiato contro Rosalba)
vo’ terminar. (A Rosalba che lo scaccia)
e così mi vuoi pagar? (A Corallina)
tu m’hai da dar). (Piano a Ridolfo)
io di lui non so che far. (A Corallina)
Disgraziato, via di qua. (A Ridolfo)
Questa è troppa crudeltà. (A Fulgenzio e Rosalba)
Ah... mi sento... il cor... crepar. (Parte)
                                 Deh per pietà.
Prenditi tutto, va’ via di qua. (A Corallina)

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