Tigrane, Venezia, Rossetti, 1741

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA XVII
 
 ORONTE sovra il muro e detti
 
 Oronte
 Del traditore Argene
 contro il suo re tanto l’ardir s’avanza.
 Tigrane
650Argene io più non sono; e in Mitridate
 conosco sol di Cleopatra il padre;
 ma, se Argene mi sia o pur Tigrane,
 lo scorgerà chi vorrà starmi a fronte;
 e scorgerallo ancor lo stesso Oronte.
655Su dunque amici, al generoso invito
 delle trombe guerriere,
 fate strada ai trionfi;
 alle orrende percosse
 de’ bellici tormenti (Battono con gli arieti)
660cadano queste mura;
 si raddoppino i colpi; e poste a terra,
 appranci via sicura.
 Clearte
 Già crollano; già parte
 cade distesa al suolo. (Cade parte del muro e si vede il palazzo con scale di Cleopatra)
 Tigrane
665Or, chi tiene d’onore accesa brama
 mi segua; io sono il primo; (Montan la breccia)
 e su quei sassi orme di gloria imprimo.
 Oronte
 Venite; al vostro ardire (Si battono)
 argine assai più forte è il nostro petto.
 Tigrane
670Fuggon già vinti; seguili Clearte,
 ch’io vado intanto in traccia di colei,
 per cui guerriero amante io combattei. (Quei d’Oronte si pongono in fuga e Clearte li segue con parte de’ suoi)