La favola de’ tre gobbi, Venezia, Savioli, 1780

 LA FAVOLA DE’ TRE GOBBI
 
    Ingermezzo.
    [Venezia, Agostino Savioli, 1780]
 
 INTERLOCUTORI
 
 MADAMA VEZZOSA
 IL MARCHESE PARPAGNACCO
 IL CONTE BELAVITA
 IL BARON MACACCO TARTAGLIA
 
 
 Amico lettore,
    la mia benemerita signora nonna, quand’io ero bambino, mi raccontava delle novelle, o siano fole, che in veneziano si dicon fiabe. Fra l’altre mi raccontò parecchie volte quella bellissima de’ tre gobbi che poi mi è sempre restata in mente e che ora ho scelta per argomento del presente intermezzo. Questa novella, o sia fiaba, dovrebb’essere a tutti nota, poiché quasi da tutti si rammemora allora specialmente che, non avendo in pronto materia su cui ragionare, suol dirsi: «Raccontiamoci quella de’ tre gobbi». Ciò nonostante non essendo ella stata in que’ tempi da valente uomo a perpetua memoria scritta e registrata, si è quasi smarita la tradizione, conservata felicemente dalla mia sudetta signora nonna. Vi è chi ha preteso ravvivarla nelle Novelle arabe ma quella non è la legittima, mentre, molto prima che uscissero alla luce tali novelle, passava per bocca delle donne e dei bambini La favola dei tre gobbi. Mi diceva dunque la buona vecchia così: «Era una volta una certa donna, chiamata Vezzosa, della quale erano innamorati tre gobbi; e così...» Ma che occorre che mi vada faticando a narrarla in prosa, s’ella è già scritta in versi. Chi vuol sapere La favola dei tre gobbi legga il mio intermezzo; e chi non crede che questa sia la vera esca fuori con altra tradizione tanto autentica quanto la mia e mi rimproveri di mendace. Tre gobbi innamorati di una donna! Oh bella favola! Una donna adesca tre uomini! Oh bella istoria!