Il mondo della luna, Perugia, Costantini e Maurizi, 1756

 IL MONDO DELLA LUNA
 
 
    Dramma per musica del signor avvocato Carlo Goldoni da rappresentarsi nel teatro de’ Nobili di Perugia nell’autunno dell’anno MDCCLVI, dedicato alle gentilissime dame della suddetta città.
    In Perugia, per li Costantini e Maurizi, con licenza de’ superiori.
 
 
 Gentilissime dame,
    siccome questo dramma giocoso, o gentilissime dame, a solo oggetto vien rappresentato di sollevar voi dalle noiose, fastidiosissime cure ed alcun poco trattenervi in onesto e genial divertimento, così chiaro si scorge l’offerta del medemo non essere se non se a voi sole, ed al grado vostro ben distinto, dovuta. Degnatevi pertanto onorare il medemo del favorevol e gentil vostro gradimento, poiché allora mancar non gli potrà copia numerosa d’ascoltatori, plauso e fama, siccome io, onde tributo riputar si possa degno del gran merito vostro ardentemente desidero e bramo, mentre con vero ed umile rispetto mi dichiaro vostro devotissimo ed obbligatissimo servitore.
 
    L’impresario
 
 
 PERSONAGGI
 
 PARTI SERIE
 
 FLAMINIA figlia di Buonafede
 (il signor Pio Mazzetti di Città della Pieve)
 ERNESTO
 (il signor Giuseppe Giustinelli d’Orvieto)
 
 PARTI BUFFE
 
 ECCLITICO finto astrologo
 (il signor Francesco Cicconi romano)
 BUONAFEDE
 (il signor Bernardo Ciaranfi di Firenze)
 CLARICE altra figlia di Buonafede
 (il signor Luca Fabbi di Fabriano)
 LISETTA cameriera
 (il signor Giovanni Battista Vasquez di Milano)
 CECCO servitore di Ernesto
 (il signor Filippo Licini romano)
 
 Due scolari di Ecclitico, due paggi lunari cantano nei cori
 
    La musica è del celebre maestro signor Baldassarre Galuppi detto Buranello.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Nell’atto primo: terrazzo sopra la casa di Ecclitico con torre nel mezzo, o sia specula, ed un gran canocchiale su due cavalletti, notte con luna e quattro fanali che illuminano il terrazzo; camera in casa di Buonafede con loggia aperta, tavolino con lumi e sedie.
    Nell’atto secondo: giardino delizioso in casa di Ecclitico, raffigurato nel mondo della luna, ove si rappresentano alcune stravaganze ordinate dall’astrologo per deludere Buonafede, in fondo al giardino evvi un ponte levatore che unisce il giardino al cortile, da cui a suo tempo viene un carro trionfale, indi una machinetta e lateralmente il trono.
    Nell’atto terzo: camera in casa di Ecclitico con tre sedie; sala in casa di Ecclitico con picciolo tempio in prospetto illuminato colla statua di Diana e trono da un lato.
 
 
 PROTESTA
 
    Le parole fato, numi, dei, adorare, eccetera, non hanno cosa alcuna di comune con gl’interni sentimenti dell’autore che si protesta vero cattolino.