Il mondo della luna, Roma, Zempel, 1754 (Civitavecchia)

 IL MONDO DELLA LUNA
 
 
    Dramma giocoso per musica di Poliseno Fegeio, pastor arcade, da rappresentarsi in Civitavecchia nell’anno 1754 in occasione delle solite feste, dedicato all’eminentissimo e reverendissimo principe il signor cardinale Girolamo Colonna, vicecancelliere di santa chiesa, eccetera.
    In Roma, nella stamperia del Zempel, con licenza de’ superiori.
 
 
 Eminentissimo e reverendissimo principe,
    l’alto patrocinio che ci comparte l’animo clementissimo di vostra eminenza ci dà motivo di dedicarle questa burletta, che è destinata al publico divertimento, e col più rispettoso ossequio l’umiliamo a vostra eminenza, quasi accennandole in sì tenue tributo quel molto di cui le siamo debitori per le grazie che benignamente ci ha compartite. Altre ne speriamo dalla innata sua gentilezza, mentre devotamente la supplichiamo di quella che nel cortese gradimento della presente umiliazione confidiamo ottenere; né ad arditezza ascriversi potrà la nostra fiducia, essendo nota al mondo la generosa benignità di vostra eminenza, la quale ci anima a protestarci con profondissima riverenza dell’eminenza vostra umilissimi, devotissimi ed obbligatissimi servitori.
 
    Li publici rapresentanti
    Biagio Antonio Pucitta, Egidio Rossi, visconti
    Lorenzo Ricci, Angelo Scotti, camerlenghi
 
 
 PERSONAGGI
 
 ECCLITICO finto astrologo
 (il signor Francesco Cicconi romano)
 BUONAFEDE
 (il signor Filippo Licini romano)
 FLAMINIA figlia di Buonafede
 (il signor Pietro Barcaroli)
 LISETTA cameriera
 (il signor Giuseppe Giustinelli)
 CLARICE altra figlia di Buonafede
 (il signor Vincenzo Caselli fiorentino)
 CECCO servitore di
 (il signor Francesco Antonio Francese)
 ERNESTO
 (il signor Luigi Giorgi)
 
 Due scolari di Ecclitico, due paggi lunari cantano nei cori
 
    Musica del signor Baldassarre Galluppi detto Borenello, maestro di cappella veneziano.
 
    Ballano da uomo il signor Ubaldo Minozzi bolognese, da donna il signor Felice Maioli romano.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Atto primo: terrazzo sopra la casa di Ecclitico con torre nel mezzo, o sia specula, ed un gran canocchiale su due cavalletti, notte con luna e cielo stellato e quattro fanali che illuminano il terrazzo; camera in casa di Buonafede con loggia aperta, tavolino con lumi e sedie.
    Atto secondo: giardino delizioso in casa di Ecclitico raffigurato nel mondo della luna, ove si rappresentano alcune stravaganze ordinate dall’astrologo per deludere Buonafede; in fondo al giardino evvi un ponte levatore che unisce il giardino al cortile, da cui a suo tempo viene un carro trionfale, indi una machinetta e lateralmente il trono.
    Atto terzo: camera in casa di Ecclitico con tre sedie; sala in casa di Ecclitico con picciolo tempio in prospetto illuminato colla statua di Diana e trono da un lato.
 
 
 PROTESTA
 
    Le parole fato, numi, dei, adorare, eccetera non hanno cosa alcuna di comune con gl’interni sentimenti dell’autore che si protesta vero cattolico.