La generosità politica, Venezia, Rossetti, 1736

Vignetta Frontespizio
 SCENA ULTIMA
 
 PISISTRATO con seguito e sudetti
 
 Pisistrato
 No, t’ingannasti Oronte.
 Il tiranno crudele
820non venne a condannarti,
 il pietoso tuo re venne a salvarti.
 Oronte
 Numi!
 Nicia
                Contro di me sfoga lo sdegno.
 Pisistrato
 Sì lo dovrei, poiché l’offeso io sono;
 e pur tutto mi scordo
825e vita e sposo e libertà ti dono.
 Pericle, Rosmiri
 Ah gioia inaspettata.
 Oronte
                                         Alfin vincesti,
 signor, lo sdegno mio; tanta pietade
 chi vincer non potria?
 Pisistrato
                                           Da te richiedo
 in ricompensa un solo dono Oronte.
 Oronte
830Chiedimi il sangue pur.
 Pisistrato
                                              No no mi basta
 che tu porga a Rosmiri
 la man di sposo.
 Oronte
                                 Eccola; essa lo merta.
 Rosmiri
 Oh! Mia felicità.
 Pericle
                                 Nicia adorata
 potrò sperar da te grata mercede?
 Nicia
835Ecco il premio dovuto alla tua fede.
 Prendi la destra mia.
 Pericle
                                         Giorno beato!
 Ma quai grazie signor?...
 Pisistrato
                                                Bastami amici
 del vostro amor, se le vostr’alme unite
 son felici per me, bastami solo
840che il sincero mio cor più non tradite.
 coro
 
    Regna pur lieto e beato,
 certo sei del nostro amor.
 Sei signor di questo stato
 e lo sei del nostro cor.
 
 Fine del dramma