Il finto principe, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA V
 
 ROSMIRA, poi DORINDA
 
 Rosmira
 Tutt’i tesor darei, darei la vita
 per l’amor di Roberto. Ah se fia vero
 che senza rio contrasto
1170possa sperar la mano
 stringer dell’idol mio, di me più lieta
 donna non fu né si darà nel mondo.
 Né veduto fia mai cor più giocondo.
 Dorinda
 Rosmira, onde proviene
1175quell’aria di piacer che nel tuo volto
 parmi di traspirar?
 Rosmira
                                       Nuova speranza
 mi lusinga, mi rende
 lieta più dell’usato. Io di Roberto
 spero stringer la destra e tu potrai,
1180se il desir mio non mi lusinga invano,
 a Cleante, al tuo ben porger la mano.
 
    Non ami chi teme
 d’amore i martiri.
 È ver che si geme
1185con tanti sospiri,
 si pena, si piange,
 poi godesi un dì.
 
    E delle sue pene
 tormento non prova
1190quel’alma talora
 che gode così.