Il finto principe, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA IV
 
 ROBERTO, poi ROSMIRA
 
 Roberto
1145Non merita Rosmira
 chi vilmente la cede e l’abbandona.
 Rosmira
 Principe, il ciel pietoso
 preservò la tua vita.
 Roberto
                                       Ah non è questo
 l’unico né il maggior dono de’ numi.
 Rosmira
1150E qual fia?
 Roberto
                       La tua mano. A me la cesse
 il principe Ferrante,
 delle richezze tue, non di te amante.
 Rosmira
 E il padre che dirà?
 Roberto
                                       Miglior consiglio
 crederà liberarsi
1155da chi pubblico rese il suo disprezzo
 vendendo l’amor suo per un vil prezzo.
 
    Quegl’occhi vezzosi,
 che prezzo non hanno,
 mercede saranno
1160d’un tenero amore
 e intanto il mio core
 ripieno è d’ardor.
 
    Quei labri amorosi
 saran mio tesoro;
1165saranno il ristoro
 del fido mio cor.