Il finto principe, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 ROSMIRA, poi DORINDA
 
 Rosmira
705Misera! Ed io fui quella
 che lo spinse al cimento? Ah principessa,
 corri, vola, raggiungi il tuo germano.
 Con il ferro alla mano
 va in traccia di Ferrante e la sua vita
710pone a rischio per noi.
 In difesa di lui vanne, se puoi.
 Dorinda
 Non è alla destra mia
 insolita costanza usar il brando.
 Colle fiere pugnai, minor periglio
715sia pugnar con Ferrante; e se Roberto
 per vincer non avrà poter che basti,
 invano al mio valor fia che contrasti.
 Rosmira
 Generosa donzella,
 ammiro il tuo coraggio.
720Seconderò coi voti
 di te, dell’idol mio la giusta impresa;
 e se fia ver che intesa
 sia preghiera divota in ciel dai numi,
 favoriran clementi
725i vostri colpi e i miei sospiri ardenti.
 Dorinda
 Vado e fra poco attendi
 per tuo ben, per mia gloria,
 o la mia morte o la commun vittoria.
 
    Ah non son io che parlo,
730è il mio fraterno amore
 che mi divide il core,
 che delirar mi fa.
 
    Il fier nemico veda
 in man recar la spada
735e un fulmine la creda
 e un fulmine sarà.