Il finto principe, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA IV
 
 LINDORA e FLORO
 
 Floro
625Ebben, donna arrogante,
 hai sentito chi sono?
 Lindora
 Vi dimando perdono.
 Floro
 Non meriti perdon, vuo’ castigarti.
 Lindora
 Signor, son donna alfine,
630compatir mi dovete.
 Floro
 Pellegrina, ho burlato,
 non son un cavalier sì malcreato.
 Lindora
 Signor principe mio,
 quando ha burlato lei burlato ho anch’io.
 Floro
635Siete ancor persuasa
 ch’io sia il prence Ferrante e non sia Floro?
 Lindora
 Io lo sento, io lo vedo
 ma se in viso vi guardo ancor nol credo.
 
    Quegl’occhietti sì furbetti
640dicon, sì, che Floro siete.
 
 Floro
 
 Sarò Floro, se il volete,
 ma per poco io lo sarò.
 
 Lindora
 
    Sì, briccon, che quel tu sei.
 
 Floro
 
 Più rispetto a pari miei.
 
 Lindora
 
645Perdonate.
 
 Floro
 
                       Chi son io?
 
 Lindora
 
 Il cor mio mi dice Floro.
 
 Floro
 
 Arrogante, io son Ferrante.
 
 Lindora
 
 Siate l’uno e l’altro siate,
 non negate a me pietà.
 
 Floro
 
650   Pellegrina, vezzosina,
 se volete, avrò pietà.
 
 Lindora
 
    (Oh fatale somiglianza
 che dubiosa ancor mi fa!)
 
 Floro
 
    (La franchezza e l’arroganza
655sempre mai trionferà). (Partono)