L’amante cabala, Venezia, Valvasense, 1736

Vignetta Frontespizio
 Bottega da marzer.
 
 FILIBERTO vestito in colar da mercante con TIRITOFOLO padron di bottega, il quale non parla; poi CATTINA pelestrinota; poi LILLA
 
 Filiberto
 Tiritofolo, amico, che ne dite?
420Non sembro uno de’ vostri
 disinvolti marciari? In questa guisa
 travestito mi sono,
 per prendermi piacere e finger voglio
 con certe mascherette
425della vostra bottega esser padrone.
 Però una tal finzione
 utile vi sarà; veder farogli
 le vostre robbe e s’elle ne voranno
 con i propri denar le pagaranno.
430Per prendermi più spasso
 voglio mentir linguaggio e finger voglio
 il parlar veneziano.
 O che gusto che avremo!
 Tiritofolo mio dammi la mano.
435(Ecco una mascheretta
 bizzarra, vezzosetta;
 oh che grazia! Oh che mina,
 eh non m’inganno affé; questa è Cattina).
 Ehi signor Tiritofolo
440ritiratevi un poco in cortesia;
 ad ogni cenno mio
 fate che pronti sian i vostri gioveni;
 se qualche danno a mio riguardo avrete,
 ricompensato molto più sarete. (Tiritofolo parte)
445(Ora l’abito e il sito,
 il linguaggio mentito
 facilmente potranno
 accreditar il mio tessuto inganno).
 Cattina
 (Vogio veder se Toni me cognosse).
 Filiberto
450(Fingerò non conoscerla). Patrona
 gh’è gnente in sta bottega
 da poderla servir?
 Cattina
                                    Cossa vendeu?
 Filiberto
 Qua gh’è un poco de tutto,
 gh’è panni, sede e tele,
455merli fini e cordelle,
 drappi schietti e laorai,
 drappi d’oro, d’arzento e recamai.
 Oe putti dove seu? (Vengono due garzoni)
 Via tiré zo quei drappi,
460lassé veder quei panni d’Inghilterra,
 quei ganzi, quei veludi,
 quelle stoffe de Franza,
 quel damasco all’usanza.
 La se lassa servir, colle aventore
465mi no stiracchio e fazzo quel che posso.
 Cattina
 (Per quel che vedo el capital xe grosso).
 No tiré zoso altro; uh, caro fio,
 questa qua no xe robba da par mio.
 Filiberto
 Mo perché? Cossa vorla? La domanda,
470che qua ghe xe de tutto.
 Cattina
 Gh’ho un cavezzo de merli
 fatti sul mio balon
 che li ho tagiai in scondon de donna mare
 e se posso li voggio barattare.
 Filiberto
475(Perché io non la conosco,
 una donna si fa da Pelestrina).
 Cossa vorla in baratto?
 Cattina
                                            Una vestina
 vorria de mezza lana,
 perché ho d’andar a nozze
480de mia cugnà che stava a Pelestrina,
 che novizza se fa sotto Marina.
 (Oh che gusto che gh’ho, nol me cognosse!)
 Filiberto
 Via la me mostra i merli;
 chi sa; se poderemo,
485sto baratto faremo.
 Questa è una cossa alfin de poco prezzo.
 Cattina
 Mare de Diana, m’ho scordà el cavezzo.
 Filiberto
 N’importa, se la vuol,
 ghe fiderò la mezza lana intanto,
490perché ho da render conto a un mio fradello
 la me lassarà in pegno un qualche anello.
 Cattina
 (Bravo cusì me piaxe,
 l’è un putto de giudizio; ma voi veder
 anca se ’l xe fedel). Vu sé paron
495dei anei, dei manini,
 del cordon, dei recchini
 e tanto me piaxé che ve darave
 le mie verze, i fenocchi e le mie rave.
 Filiberto
 (Ed io tengo in pensiero
500che se tu fingi, io voglio far da vero).
 Cattina
 (Eh nol casca, el sta sodo). Donna mare
 me vorrà maridare
 con paron Tranquillin; gh’è bara Nane,
 gh’è Titta scoazzer che me vorria
505ma se no trovo un’occasion più bella
 no me voi maridar; voi star donzella.
 Filiberto
 (Animo Filiberto
 tentar convien di rossicar quest’osso).
 Cattina
 (Eh nol me varda adosso!)
510No voi pelestrinotti,
 perché ghe dixe ognun che i xe dindiotti.
 Gh’ho un’occasion a Chiozza
 ma no voi bazzilar co pescaori,
 perché col so pescare
515diese mesi dell’anno i dorme in mare.
 E po cossa se magna?
 Zucca, polenta, sugoli e maggiotti,
 dell’acqua coll’aseo,
 anguelle o brussoi su le bronze cotti.
 Filiberto
520(Oh come finge bene!
 Ma finga pur, quell’oro
 mi par d’averlo in tasca).
 Cattina
 (Oh che putto dabben, certo nol casca!)
 Per dirghela gh’ho voggia
525de tior un venezian
 ma de quelli però che no me fazza
 saltar la renegà;
 voi ch’el me tratta ben, ch’el me carezza;
 siben che son avezza
530a manizar la vanga e zappar l’orto,
 no voggio che nissun me varda storto.
 
    Mi no voi de quei che va
 a criando: «Cappe oe»,
 né de quei che cria: «Scoazze»,
535né de quei che fa smeggiazze
 e che cria: «Caldi i zaletti»;
 mi me piaxe i zovenetti
 tutti grazia e civiltà.
 
    Voggio certo sodisfarme,
540un bel putto voi trovarme
 e se in cao del primo mese
 nol me pol più far le spese,
 sfadigar no mancherà.
 
 Filiberto
 (Fingere mi conviene
545d’esser uomo dabbene). Orsù patrona,
 se no la vuol comprar, la fazza grazia
 de levarme el desturbo.
 Cattina
 (Co rustego ch’el xe). Cusì rogante
 parlé con una putta?
 Filiberto
                                        La perdona,
550mi non abbado a putte
 e son un botteghier
 che tende zorno e notte al so mistier;
 no son de quei mercanti
 che consuma in le donne el capital;
555no voggio andar de mal,
 perché chi vuol badar a questa e quella
 presto impara a cantar la falilella.
 Cattina
 (Sempre più m’inamoro;
 no se puol far de più; l’è un putto d’oro).
560Se parlessi co mi
 no perderessi el tempo;
 mi gh’ho una dota tal
 che a zonta a quel ch’avé no staré mal.
 Filiberto
 Eh, la xe vegnua tardi;
565son promesso, la veda.
 Cattina
                                            Sé promesso?
 Filiberto
 Patrona sì.
 Cattina
                       Con chi?
 Filiberto
                                          Con una tal
 siora Cattina... Oimè no m’arrecordo
 el so cognome.
 Cattina
 Con Cattina Sbrighella?
 Filiberto
570Credo de sì.
 Cattina
                         La xe mia cara amiga.
 Filiberto
 Oh che putta da ben! Oh che tocchetto!
 Che grazia che la gh’ha!
 Ghe zuro in verità,
 no lasserave andar siora Cattina,
575se credesse de tior una regina.
 Ella gh’ha bezzi e robba e se la fusse
 una povera fia,
 tanto el ben che ghe voi mi ghe vorria.
 Cattina
 (Oh siestu benedio!)
 Filiberto
                                         La m’ha promesso
580de vegnirme a trovar; volesse ’l cielo
 che la vegnisse almanco stamatina!
 Cattina
 Son qua, viscere mie, mi son Cattina.
 Filiberto
 Oh cossa vedio mai! Vu sé Cattina?
 Cattina
 Sì caro, mi son quella,
585ho fatto sta finzion per descoverzer
 el vostro sentimento,
 adesso stago col mio cuor contento.
 Filiberto
 In materia de fede
 no se trova un par mio.
 Cattina
590Via donca, caro fio,
 stabilimo ste nozze.
 Filiberto
                                       (Or voglio darle
 un bel segno d’affetto). Orsù sentì,
 vu avé provà el mio amor; l’avé trovà
 costante e pentual; voggio anca mi
595sperimentar el vostro.
 Cattina
                                           In che maniera?
 Tutto per vu faria;
 int’el fuogo per vu me buttaria.
 Filiberto
 Ho da comprar una partia de panni
 che me darà un vadagno
600de seicento ducati; per comprarli
 me manca un po’ de bezzi,
 onde, se vu volessi
 darme un poco d’agiuto, poderessi.
 Cattina
 Ghe lo dirò a mia mare;
605vederemo se ella...
 Filiberto
                                     Eh no gh’è tempo;
 se stasera no fazzo sto negozio,
 doman xe perso tutto. Se volé
 agiutarme in sto ponto vu podé.
 Cattina
 Se no gh’ho gnanca un bezzo.
 Filiberto
                                                       Quei manini,
610quel cordon, quei recchini
 saria giusto a proposito.
 Cattina
 Compatime, no fazzo sto sproposito.
 Filiberto
 Adesso me n’accorzo
 che ben che me volé; povero gramo
615mi vegno zo alla bona
 e vu me minchioné.
 Cattina
                                       No, no xe vero,
 ve voi tutto el mio ben ma certo, certo,
 se mi me cavo st’oro
 dalla desperazion subito muoro.
 Filiberto
620Eh, quando se vol ben,
 no se varda ste cosse; adesso vedo;
 dixé quel che volé, più no ve credo.
 Cattina
 Mo via, caro Tonin.
 Filiberto
                                      Lasseme star.
 Cattina
 Ti xe l’anema mia.
 Filiberto
                                     Tireve in là.
 Cattina
625Estu in colera?
 Filiberto
                              Sì.
 Cattina
                                      Via femo pase.
 Filiberto
 Oh questa, questa sì, la me despiase.
 
    Che bel ben che me volé!
 Me dixé: «Ti xe el mio caro»;
 e po quando ve domando
630una prova dell’amor,
 gh’avé cuor de dir de no?
 Sì lo so; sé una busiara.
 
 Cattina
 E no ghe xe remedio de giustarla?
 Filiberto
 Aggiustarla se puol,
635se me fé sto servizio.
 Cattina
 Tutto te voggio dar quel che ti vol.
 Tiò, caro, sti manini... (Oimè che tremo
 int’el cavarli).
 Filiberto
                             Via demeli, presto.
 Cattina
 Te dago l’oro e ti è paron del resto.
640Varda se te voi ben,
 varda se ti è il mio caro Tonin bello.
 Filiberto
 (Guarda fin dove arriva il mio cervello).
 Vederé, mio tesoro,
 se contenta saré dell’amor mio.
645Voggio sempre... (Che vedo?
 Lilla già m’ha scoperto,
 adirata sen viene,
 misero me! Coraggio aver conviene).
 Cattina
 Dixé, cossa vardeu?
 Filiberto
                                       Quella ch’è là
650xe la vedua che sta vicina a vu.
 Pol esser che la vegna
 a comprar qualche drappo;
 ve prego in grazia mia
 dissimulé, sté mascherada.
 Cattina
                                                    Oh questa
655la me despiase assae.
 Filiberto
 Via Cattina soffrì per amor mio.
 Senteve qua; tasé; vegnirà el zorno
 che poderé refarve,
 questo el tempo no xe de vendicarve.
 Cattina
660Oh che velen che provo! (S’immaschera e si ritira in fondo a sedere)
 Filiberto
 (In un gran labarinto ora mi trovo).
 Lilla
 Oh signor Filiberto...
 Filiberto
 Zitto, che io son in maschera. (Piano a Lilla)
 Non mi vedete all’abito?
665Filiberto non già, Toni mi chiamo;
 e celato così restar io bramo.
 Lilla
 In maschera voi siete
 senza maschera al volto?
 Filiberto
                                               Eh non fa caso,
 l’abito mi trasforma.
 Lilla
                                         In questo loco
670che state a far? Così perdete il tempo?
 Filiberto
 Per dirvela, signora,
 scieglier volevo un drappo
 per regalarvi un abito; ho piacere
 che siate giunta a tempo, ora voi stessa
675sceglierlo lo potete.
 Lilla
                                      Io son tenuta
 alle finezze vostre.
 Filiberto
                                    Anemo putti (Viene un giovine)
 mostreghe quelle stoffe; (no l’hoi ditto? (Piano a Cattina)
 Un abito la vuol a tutta moda).
 Fé presto, che xe tardi. (Forte ai gioveni)
680Mostreme quella con i fiori sguardi.
 (Con questi veneziani (Piano a Lilla)
 per aver avantaggio nelle spese,
 io mi fingo nativo del paese).
 Lilla
 Fate ben, perché certo
685son furbi come ’l diavolo.
 Filiberto
 Secondatemi pure e non temete. (Piano a Lilla)
 (Ecco prese due quaglie in una rete).
 La varda mo sto drappo,
 la diga se ’l ghe piase. El xe de Franza
690l’altro zorno vegnù.
 (Anema mia, debotto son da vu). (Piano a Cattina)
 Lilla
 Per verità mi piace.
 Filiberto
 (Lo contrattai col suo padrone e vuole
 ventidue lire al braccio). (Piano a Lilla)
 Lilla
                                                Oh questo è troppo! (Forte)
 Filiberto
695(Lasciate fare a me). Nol costa manco
 de venti lire al brazzo. Cossa dixela?
 Quanto ghe vorla dar?
 Lilla
                                           Sedeci lire.
 Filiberto
 La se remetta in mi. Mettelo via,
 tegnilo da una banda. (Giovine parte col drappo)
700(Dal suo padron io l’averò a buon patto). (Piano a Lilla)
 (In poco tempo un bel negozio ho fatto). (Piano a Cattina)
 Lilla
 Ora pensar dobbiamo
 a stabilir le nozze.
 Filiberto
                                    (E non è luogo
 questo per tal discorso). (Piano)
 Cattina
                                               Oe, vegnì qua,
705cossa quella scacchia parla de nozze?
 Filiberto
 La xe per maridarse, onde la vuol
 dei abiti per far bella fegura;
 (tremo da capo a piè per la paura).
 Lilla
 Ehi sentitemi un poco;
710quali negozi avete
 con quella mascheretta?
 Filiberto
                                               Ella credeva
 che io fossi il principal della bottega...
 Del panno padovan m’ha dimandato.
 (Oh cielo! Più che mai son imbrogliato).
 Lilla
715Io son molto curiosa
 di saper chi è colei.
 Filiberto
                                      Se voi volete,
 m’impegno di saperlo.
 Lilla
                                            In che maniera?
 Filiberto
 Con quattro paroline che io gli dica,
 con un po’ di cervel che ponga in opra,
720io m’impegno di far ch’ella si scopra.
 Lilla
 Ma non vorrei che intanto
 v’invaghiste di lei.
 Filiberto
                                     Non dubitate,
 a voi donato ho il cor.
 Lilla
                                          Via, dunque andate.
 Filiberto
 Anema mia son qua, no vedo l’ora
725che quella forastiera (Piano a Cattina)
 ressolva d’andar via.
 Cattina
                                        Caro Tonin,
 quando ve vedo arente a quella smorfia,
 me sento dal velen tremar le gambe.
 Filiberto
 (Oh come ben sono ingannate entrambe!)
 Lilla
730Non la finite ancora? (Piano a Filiberto)
 Filiberto
 Aspettate, signora, ancora un poco.
 Son qua cara Cattina. (Piano a Cattina) (Oh che bel gioco).
 Lilla
 
    Che gran dolore
 che prova il core,
735quand’è geloso!
 Veggo il mio sposo
 parlar con quella
 che sembra bella.
 E nel mio seno
740un rio veleno
 mi fa provar.
 
 Cattina
 Mandela a far squartar.
 Filiberto
 No per amor del cielo,
 no la vuoi disgustar, perché la spende.
 Lilla
745Eh l’istoria va lunga. (A Filiberto)
 Filiberto
 Aspetteme, che vegno. (Piano a Cattina)
 (Va crescendo l’impegno).
 Lilla
 E ben scopriste ancora chi ella sia?
 Filiberto
 Con troppa gelosia
750ella il suo grado vuol tener coperto.
 Lilla
 Eh, signor Filiberto,
 per quel che io vedo, ben la conoscete;
 ditemi, che credete?
 Che io sia di vista corta? V’ingannate;
755vedo assai più di quel che vi pensate.
 Filiberto
 (Misero se mi scopre!) Anima mia
 di vana gelosia
 v’avvelenate il core;
 sapete quanto amore,
760cara, che vi professo; il forte impegno
 sapete con cui v’amo. (Adesso vegno). (Piano a Cattina)
 Cattina
 (Oh co stuffa che son!)
 Lilla
                                            Dunque mio bene,
 venite meco, andiamo a stabilire
 il matrimonio; io d’abbracciarvi, o caro,
765impaziente sono.
 Non perdiamo più tempo.
 Filiberto
                                                  (Or viene il buono).
 Cattina
 Sentì mo una parola. (Piano a Filiberto)
 Dove vorla che andé?
 Filiberto
 Dal sartor colla robba. (Piano a Cattina)
 Lilla
                                            E che pretende
770da voi quella sfacciata
 col venervi d’intorno?
 Filiberto
 Mi dimandò se ancora è mezzogiorno.
 Lilla
 Dunque con voi ha qualche confidenza.
 Filiberto
 Vi giuro in mia coscienza
775che io non la conosco. (Ohimè che imbroglio?)
 Meglio è che se n’andiamo.
 Lilla
                                                    Io prima voglio
 saper chi è quella maschera. (Forte)
 Cattina
                                                       Patrona, (Si avvanza)
 la vuol saver chi son?
 Filiberto
                                         Eccom’in mezzo.
 Cattina
 Fursi la ’l saverà per el so pezzo.
 Filiberto
780Per amor mio sté zitta e mascherada. (Piano a Cattina)
 Se mi volete ben dissimulate. (Piano a Lilla)
 Lilla
 Io sopporto per voi.
 Cattina
                                       Per vu sopporto.
 Filiberto
 (Filiberto meschin! Son mezzo morto).
 Lilla
 
    Ho dentro lo stomaco
785un certo ramarico,
 mi treman le viscere
 né so dir perché.
 
 Cattina
 
    La rabbia me roxega,
 l’invidia me tossega,
790i lavri me morsego
 né so dir perché.
 
 Filiberto
 
    Io veggo un gran torbido
 e temo che i fulmini
 cadran sopra me.
 
 Lilla
 
795   Seguitemi ormai
 venite con me.
 
 Filiberto
 
 Vi seguo mia cara
 son tutto per voi.
 
 Cattina
 
 Vegnì da mia mare,
800vardé, no manché.
 
 Filiberto
 
 Senz’altro mia cara
 son tutto per vu.
 
 Cattina
 
    Che putto prudente!
 
 Lilla
 
 Che uomo civile!
 
 Filiberto
 
805Che femine pazze!
 
 Cattina
 
 Compagno no gh’è.
 
 Lilla
 
 Compagno non v’è.
 
 Filiberto
 
 Compagna non v’è.
 
 Lilla
 
    Andiamo di qua.
 
 Filiberto
 
810La servo sin là.
 
 Cattina
 
 Vegnì per de qua.
 
 Filiberto
 
 Xe meggio de là.
 
 Lilla, Cattina
 
 Che pena!
 
 Filiberto
 
                      Che imbroglio!
 
 a tre
 
 Cosa mai sarà.
 
 Fine della seconda parte