Il negligente, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA ULTIMA
 
 DORINDO, PORPORINA e PASQUINO che restano in disparte
 
 DORINDO
 Fermatevi, signor, che nulla tiene
1130quel vostro bel contratto.
 Ai quanti è stipulato?
 CORNELIO
 Stamane fu firmato.
 DORINDO
 Questo è del giorno d’ieri.
 CORNELIO
                                                  E che contiene?
 DORINDO
 Un’ampla donazione
1135che fa di tutto il suo
 Filiberto alla figlia.
 Quest’istrumento il giorno d’ieri è fatto;
 onde non val di questo dì il contratto.
 CORNELIO
 La lite tornerà...
 DORINDO
                                Non ho paura.
1140So ch’ell’è un’impostura.
 Signor siete inganato. (A Filiberto)
 Cornelio e ser Imbroglio v’han gabato.
 FILIBERTO
 Che siate benedetto; e qual mercede
 posso darvi signor?
 DORINDO
                                      Di vostra figlia
1145a me basta la mano; e voi sarete
 padron del vostro, fino che vivete.
 FILIBERTO
 Io son contento.
 LISAURA
                                Ed io felice sono.
 DORINDO
 Donatemi la destra, il cor vi dono.
 FILIBERTO
 Aurelia, andate tosto
1150fuori di casa mia.
 AURELIA
                                   Poco m’importa;
 di già son maritata.
 CORNELIO
                                       V’ingannate.
 Se la robba non v’è più non vi voglio.
 Non val l’obbligazione.
 AURELIA
 Voi mi sposaste senza condizione.
1155Voglia o non voglia, alfin vostra son io.
 CORNELIO
 Ho fatto un bel guadagno da par mio.
 FILIBERTO
 Se speraste goder, soffrite il danno,
 sopra l’ingannator cade l’inganno.
 PORPORINA
 Pietà, signor padron.
 PASQUINO
                                         Misericordia.
 FILIBERTO
1160Siete qui disgraziati?
 Ancor per questa volta
 vi siano i vostri falli perdonati.
 CORO
 
    Chi lieto giubila,
 chi tristo geme,
1165chi piange e freme,
 chi lieto sta.
 
    Dolente è il core
 del traditore.
 Ma l’innocente
1170godendo va.
 
 Fine del dramma