Il negligente, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA III
 
 AURELIA, poi CORNELIO
 
 AURELIA
 Vedrà, vedrà la stolta
 quale sarà del simular l’effetto.
 CORNELIO
995Aurelia, ecco in un foglio
 assicurata alfin la nostra sorte.
 AURELIA
 Adorato consorte,
 voi mi date la vita.
 CORNELIO
                                     Abbiam buscato
 trentamilla ducati e siamo in tre,
1000diecimilla de’ quai toccano a me!
 AURELIA
 Ora, se a me non riesce
 di carpirli la dote,
 poco v’importerà.
 CORNELIO
                                   Nulla mi preme.
 I diecimilla li godremo insieme.
 AURELIA
1005(Buon per me. Filiberto
 ora meco è sdegnato). (Da sé)
 CORNELIO
                                            Che ne dite,
 son io di buona testa?
 AURELIA
                                           Ma il denaro
 l’avete ancora avuto?
 CORNELIO
 No, ma son qui venuto
1010per farmelo contare.
 AURELIA
 Fra tanto si potressimo sposare.
 CORNELIO
 Ciò si fa facilmente. Ecco la mano.
 AURELIA
 Accetto il dolce invito,
 tua consorte io son.
 CORNELIO
                                      Son tuo marito.
 AURELIA
 
1015   Che bel contento è questo
 sposarsi qui fra noi.
 Ma questa sera poi,
 Cornelio, come andrà?
 Oh che piacer, mio caro,
1020oh che felicità!
 
    (Se Filiberto è in colera
 più non importa a me.
 Qualcuno sempre c’è
 che fa la carità).