Cesare in Egitto, Venezia, Rossetti, 1735

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA III
 
 CLEOPATRA, ACHILLA
 
 Cleopatra
955Udisti?
 Achilla
                 Ah se non sdegni
 mio ben l’affetto mio, saprò sottrarti
 da l’ire del germano. A me la destra
 porgi; fuggir potrem...
 Cleopatra
                                            No, questa fugga
 troppo vile saria. Voglio vendetta.
960Se ti cale di me, se la mia destra
 può fare il tuo riposo
 mora l’indegno e tu sarai mio sposo.
 Achilla
 Bella t’obbedirò, del tuo germano
 saprò il sangue versar ma se mi scorgi
965poscia l’orror del tradimento in viso
 cara non mi sdegnar, pensa che sei
 quella tu che dirigge i moti miei.
 Cleopatra
 Va’, m’obbedisci, ardito
 uccidi l’inumano.
 Achilla
970E mia sarai?
 Cleopatra
                           Sì. (Tu lo speri invano). (A parte)
 Achilla
 
    Nel sen mi giubila
 sperando il core,
 sento rinascere
 novello ardore,
975la sorte barbara
 si placherà.
 
    Il cielo nubilo
 sempre non dura,
 l’aria serenasi
980tornando pura,
 non sempre misero
 mio cor sarà.