Aristide, Venezia, Valvasense, 1735

Vignetta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 ARSINOE sola
 
 Arsinoe
 Ah se mi toglie il cielo
 la dolce compagnia del caro sposo
 tolgami ancor la vita,
245egli dell’amor mio fu il primo oggetto,
 ei l’unico sarà mio dolce affetto.
 
    Tortorella a cui tolse la morte
 l’infelice diletto consorte,
 finché il duolo riserbala in vita,
250piange sempre né più si marita,
 per serbar al suo sposo la fé.
 
    Idol mio, se di te resto priva
 finché vuole il destino ch’io viva
 più conforto al mio core non v’è.