Aristide, Venezia, Valvasense, 1735

Vignetta Frontespizio
 SCENA III
 
 ARISTIDE, CARINO
 
 Carino
 Oh maledetto intrico!
 Aristide
                                          A me quel foglio.
 Carino
 No per amor del cielo,
 la mia vita è in periglio.
 Aristide
70Servo indegno, infedel, con questo ferro
 esanimarti io voglio.
 Carino
 Per pietade la vita, eccovi il foglio.
 Aristide
 Infelice, che intesi!
 Ama la sposa mia Xerse crudele
75e con la forza ardisce
 violentarla il superbo! Eterni dei
 giuro di vendicar gl’oltraggi miei.
 
    Con questa spada
 farò che cada
80l’empio inumano
 barbaro re.
 
    Voglio svenato
 quel dispietato
 che levar tenta
85la sposa a me.