Il viaggiatore ridicolo, Venezia, Zatta, 1794

Vignetta Manca la princeps
 SCENA VII
 
 La MARCHESA ed il CAVALIERE, poi don FABRIZIO
 
 Marchesa
1100Tutto il mondo si sposa ed io sto senza.
 Ma lo ritroverò. Basta... Pazienza.
 Cavaliere
 Marchesa, il vendicarmi a voi si aspetta.
 Marchesa
 Mi volete sposar?
 Cavaliere
                                   Sì, per vendetta.
 Marchesa
 Non per amor?
 Cavaliere
                               Facciamo
1105le nozze fra di noi,
 che col tempo l’amor verrà doppoi.
 Marchesa
 Ecco qui don Fabrizio.
 Cavaliere
                                            A suo dispetto
 facciamo il matrimonio
 e ci serva costui di testimonio.
 Marchesa
1110Ma sarete con me discreto e saggio?
 Cavaliere
 Il resto poi discorrerem per viaggio.
 don Fabrizio
 Marchesa, che vuol dire
 che non vi ho più veduta?
 Lo dico in faccia al galantuom ch’è qui,
1115non dovreste con me trattar così.
 Cavaliere
 Ella appunto, signore,
 meco parlava e mi dicea che ha fretta,
 che le nozze vuol fare.
 don Fabrizio
                                          Oh benedetta!
 Marchesa
 Son due anni che aspetto e tempo egli è
1120ch’io lo torni a pigliar.
 don Fabrizio
                                           Preme anche a me.
 Cavaliere
 Siete dunque contento
 del piacer che destina alla signora
 un sì nobile amor?
 don Fabrizio
                                     Non vedo l’ora.
 Marchesa
 Quando vi piaccia di accordar voi stesso,
1125adunque si farà.
 don Fabrizio
                                 Facciamlo adesso.
 Cavaliere
 Subito, immantinente, in sul momento.
 Marchesa
 Don Fabrizio il consente.
 don Fabrizio
                                                Oh che contento!
 Cavaliere
 
    Spiritelli che intorno volate,
 voi la face d’amore destate
1130che introduce la pace nel sen.
 
 Marchesa
 
    Aure liete che intorno spirate,
 quell’ardor che mi accende temprate,
 che d’affetto il mio petto è ripien.
 
 don Fabrizio
 
    Farfallette che il lume cercate,
1135al mio foco d’intorno girate,
 che un inferno il mio interno contien.
 
 a due
 
    Imeneo ch’è fratello d’amore,
 nel formar di due cori un sol core,
 faccia quello che far si convien.
 
 Cavaliere
 
1140   Il tempo passa,
 facciamo presto.
 
 don Fabrizio
 
 Per me son lesto.
 
 Marchesa
 
 Per me son qui.
 
 Cavaliere
 
    Pegno d’amore,
1145pegno di fé.
 Dunque porgete
 la mano a me. (Alla marchesa)
 
 don Fabrizio
 
 La mano a me. (Alla marchesa)
 
 Marchesa
 
    Ecco la mano. (La porge al cavaliere)
 
 don Fabrizio
 
1150La mano a me. (Alla marchesa)
 
 Marchesa
 
    Questo è mio sposo.
 
 Cavaliere
 
 Questa è mia sposa.
 
 don Fabrizio
 
 Come! Signori
 questo cos’è?
 
 Marchesa, Cavaliere a due
 
1155   Presa ho la mano.
 
 don Fabrizio
 
 La mano a me.
 
 Cavaliere
 
    Voi spazzatevi la bocca,
 che di ciò non ve ne tocca,
 più per voi stagion non è.
 
 don Fabrizio
 
1160Come! Come! Che cos’è?
 
 Marchesa
 
    Don Fabrizio, poverino,
 voi sareste un bel sposino
 ma non fate più per me.
 
 don Fabrizio
 
    Ah traditrice,
1165ah scellerato,
 ah son burlato
 povero me!
 
 Cavaliere, Marchesa a due
 
    È già fatto il matrimonio,
 don Fabrizio è testimonio
1170e per altro buon non è.
 
 don Fabrizio
 
 Ah l’avrete a far con me.
 
    Presto fuori, servitori,
 schioppi, spade ed un cannone.
 Quell’ingrata, quel briccone
1175l’averanno a far con me.
 
 Cavaliere, Marchesa a due
 
 Poverino, pazzo egli è. (Partono)