Il viaggiatore ridicolo, Venezia, Zatta, 1794

Vignetta Manca la princeps
 SCENA XIII
 
 Altra camera.
 
 Donna EMILIA, don FABRIZIO, la MARCHESA, la CONTESSA, poi il CAVALIERE
 
 don Fabrizio
 Figlia, questa è la dama
 di cui vi ho già parlato,
350da cui l’albergo mio viene onorato.
 donna Emilia
 Alla dama gentil, che ben mi è nota,
 offro l’ossequio mio. (Alla marchesa)
 Marchesa
                                         Serva divota.
 Contessa
 Io pur, che in questa casa
 per favore di lor sono alloggiata,
355vi offro la servitù. (Alla marchesa)
 Marchesa
                                    Serva obbligata.
 don Fabrizio
 Favorisca, si accomodi, (Siedono tutti)
 si serva come fosse
 nella sua propria casa;
 glielo dico di cor.
 Marchesa
                                  Son persuasa.
 donna Emilia
360Tutto quel che le occorre
 domandi pur con libertade amplissima,
 che servita sarà.
 Marchesa
                                 Serva umilissima.
 Contessa
 Una casa simile a’ giorni miei
 non ho veduta più.
 Marchesa
                                     Lo credo a lei.
 don Fabrizio
365Vien di lontan?
 Marchesa
                               Lontano?
 donna Emilia
 Ha patito nel viaggio?
 Marchesa
                                           Certamente.
 Contessa
 Vorrebbe riposar?
 Marchesa
                                     Probabilmente.
 Cavaliere
 Bella conversazione! (Siede)
 Dite, signora mia, donde venite? (Alla marchesa)
 Marchesa
370D’Inghilterra, signore.
 Cavaliere
                                            Ah! Che ne dite?
 Vi sono in Londra de’ costumi strani?
 Eh non san niente i poveri Italiani.
 Marchesa
 La serietà è curiosa.
 Cavaliere
                                       E quel disprezzo
 che hanno di tutto il mondo?
 Marchesa
                                                       E quel pretendere
375una donna obbligar sol con lo spendere?
 don Fabrizio
 Il danaro peraltro...
 Cavaliere
 Vi prego perdonare,
 chi viaggiato non ha non può parlare. (A don Fabrizio)
 Siete stata a Parigi? (Alla marchesa)
 Marchesa
                                        Oh sì signore.
 Cavaliere
380Fatemi voi giustizia.
 Chi ha veduto e gustato
 le delizie francesi,
 come mai può soffrir questi paesi?
 donna Emilia
 Voi sprezzate così...
 Cavaliere
385No, vi prego umilmente,
 chi viaggiato non ha non può dir niente.
 donna Emilia
 È ver, non ho viaggiato (S’alza)
 ma persuasa son non vi sia loco
 dove l’usanza insegni
390le figlie oneste a rispettar sì poco. (Parte)
 don Fabrizio
 Ha ragione mia figlia. (S’alza)
 Contessa
                                            E dice bene. (S’alza)
 Cavaliere
 Chi viaggiato non ha soffrir conviene. (S’alza)
 don Fabrizio
 
    Compatisca, mio signore,
 necessaria è al viaggiatore
395un po’ più di civiltà. (Al cavaliere)
 
 Cavaliere
 
    In Olanda siete stata? (Alla marchesa)
 
 Marchesa
 
 Sì, signor, l’ho praticata.
 
 Cavaliere
 
 Che vi par di quel paese?
 
 Marchesa
 
 Una gran docilità.
 
 Contessa
 
400   Ma, signora, favorisca.
 Dell’ardir mi compatisca
 un po’ più di proprietà. (Alla marchesa)
 
 Marchesa
 
    In Germania siete stato? (Al cavaliere)
 
 Cavaliere
 
 Sì, signora, ci ho passato.
 
 Marchesa
 
405Che trovaste? Che vedeste?
 
 Cavaliere
 
 Dei soldati in quantità.
 
 Marchesa, Cavaliere a due
 
    Bel diletto, bel piacere
 è il viaggiar di qua e di là!
 
 don Fabrizio
 
    Ma, signor, non mi abbadate? (Al cavaliere)
 
 Cavaliere
 
410Di Versaglies raccontate. (Alla marchesa)
 
 Contessa
 
 Tra di voi ve la godete. (Alla marchesa)
 
 Marchesa
 
 Vienna d’Austria descrivete. (Al cavaliere)
 
 Cavaliere, Marchesa a due
 
 Vi dirò... Venite qua. (A don Fabrizio e alla contessa)
 
 don Fabrizio
 
    Non vuo’ sentire...
 
 Cavaliere
 
415Vi voglio dire...
 
 Marchesa
 
 Vi vuo’ narrare... (Alla contessa)
 
 Contessa
 
 Non vuo’ ascoltare...
 
 Cavaliere
 
 Vienna è un paese
 ricco e fecondo.
 
 Marchesa
 
420Francia è il giardino
 di tutto il mondo.
 
 don Fabrizio, Contessa a due
 
 Io vi rispondo
 che non ci penso,
 che vi dispenso
425dal faticar.
 
 Marchesa, Cavaliere a due
 
    Vi vuo’ narrar.
 
 Fabrizio, Contessa a due
 
 Non vuo’ sentir.
 
 Marchesa, Cavaliere a due
 
 Vi voglio dir.
 
 don Fabrizio, Contessa a due
 
    I viaggiatori
430son seccatori.
 
 Marchesa, Cavaliere a due
 
 Di Francia e Spagna,
 dell’Alemagna,
 dell’Inghilterra
 voglio parlar.
 
 don Fabrizio, Contessa a due
 
435   No, non mi state
 più a tormentar.
 
 Fine del atto primo