Il viaggiatore ridicolo, Venezia, Zatta, 1794

Vignetta Manca la princeps
 SCENA XII
 
 GIACINTO e LIVIETTA
 
 Giacinto
325Quegli è il padron di casa;
 io sono il cameriere
 e farò con madama il mio dovere.
 Livietta
 Obbligata, signore.
 GiacintO
                                      È maritata?
 Livietta
 Non ancora.
 Giacinto
                         Ho piacere.
 Livietta
330Perché?
 Giacinto
                  Perché più facile
 posso offerirle la mia servitù.
 Non ho tempo per or di dir di più. (Parte)
 Livietta
 Per dir la verità,
 costui non mi dispiace.
335Ma finor dei serventi
 ne ho avuti cento e non ne ho amato alcuno;
 ed or con questo saran cento e uno;
 per la bella ragione
 che da questa imparai gentil canzone:
 
340   Delle donne il cor è fatto
 come appunto un limoncello;
 una fetta a questo e a quello
 per usanza se ne dà.
 
    Com’è sciocco, com’è matto
345chi pretende averlo tutto!
 Il mio core è un dolce frutto
 ma nessun non l’averà. (Parte)