Il viaggiatore ridicolo, Venezia, Zatta, 1794

Vignetta Manca la princeps
 SCENA III
 
 Donna EMILIA ed il CONTE DEGLI ANSELMI
 
 Conte
 Donna Emilia, possibile
 che siate sì tiranna
 con chi solo per voi piange e si affanna?
 donna Emilia
85Conte, dal primo giorno
 che principiaste a favellar d’amore,
 schietto vi apersi il core; e prevenuto
 confessandolo a voi, da un altro oggetto,
 anche il vostro dovea cangiare affetto.
 Conte
90Un amante lontano
 che per due anni si scordò di voi,
 che forse a queste mura
 più non farà ritorno...
 donna Emilia
 Anzi deve tornare in questo giorno.
 Conte
95Il cavalier Gandolfo
 oggi torna?
 donna Emilia
                        Sì certo,
 preceduto ha l’avviso;
 perciò più lieta or mi vedete in viso.
 Conte
 Pazienza! Io partirò.
100Tollerar non potrei
 un felice rival sugli occhi miei.
 donna Emilia
 Compatitemi, conte.
 Questa che in me si vede
 è di un tenero cor costanza e fede.
 Conte
105Sventurato amor mio!
 Cara, per sempre addio.
 Quell’affetto per cui mi struggo e peno,
 deh compatir non isdegnate almeno.
 
    Se m’accesi a quei bei lumi,
110colpa è sol del dio d’amor.
 Quel bel volto, i bei costumi
 mi han piagato in seno il cor.
 
    Partirò, bell’idol mio;
 che fatal, crudele addio!
115Che spietato e rio dolor! (Parte)