I volponi, Venezia, Zatta, 1794

Vignetta Manca la princeps
 SCENA V
 
 TOLOMELLO e MERLINA
 
 Merlina
 Mi consolo vedervi
 del maggiordomo ritornato amico.
 Tolomello
 Io amico di colui,
100nato nel fango e a forza d’impostura
 giunto a far lo smargiasso ed il padrone!
 Vorrei vederlo fuori d’un cannone.
 Merlina
 Ma le vostre espressioni?
 Tolomello
                                                 Eh scioccherella,
 tu se’ giovane ancora; ma col tempo,
105co’ maestri vivendo veterani,
 lo stile apprenderai de’ cortigiani.
 Merlina
 L’arte è lunga ed ancor non la so tutta;
 ma son peraltro istrutta,
 che avendo il maggiordomo
110il poter di far male e di far bene,
 l’avversion che ho per lui celar conviene.
 Tolomello
 Tu non l’ami?
 Merlina
                             L’abborro.
 Tolomello
                                                   E seco fingi?...
 Merlina
 Fingo, di lui mi burlo e lo secondo.
 Tolomello
 Va’, tu farai de’ gran progressi al mondo.
 Merlina
115Il mio amor tu lo sai. (Guardandolo con tenerezza)
 Tolomello
                                          Posso esser certo?
 Merlina
 Senza temenza alcuna...
 Ma le cose van meglio,
 quando unita all’amore è la fortuna.
 
    Ti vuo’ ben, non v’è bisogno
120che mel faccia replicar.
 Ma stanotte ho fatto un sogno...
 Te lo voglio raccontar.
 
    Mi pareva di esser teco...
 a mangiare un bocconcello
125e in quel mentre un bambinello:
 «Mamma, mamma» e vuol poppar.
 
    Me lo spiccio e a te ritorno...
 Ma in quel mentre... il padron viene...
 Presto, presto andar conviene
130e a digiun convien restar.
 
    Di sposarti son contenta
 ma il mio sogno mi spaventa.
 Quando mangio, vuo’ mangiar. (Parte)