Il talismano, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA II
 
 GIANNINA e detto
 
 Giannina
1230Un uomo vi domanda.
 Pancrazio
                                            Chi è costui?
 Giannina
 Credo, se non m’inganno,
 sia de’ zingari il capo.
 Pancrazio
                                          Disgraziato!
 Osa venir da me? Per suo consiglio
 Carolina, son certo,
1235avrà d’amor furbesco
 impaniato Lindor. Venga. Sta fresco.
 Giannina
 E Perillo, signor?
 Pancrazio
                                  Lasciam’in pace.
 Giannina
 (Penso il giorno e la notte a quell’audace). (Da sé e parte)