Il talismano, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA XVIII
 
 All’arrivo de’ leggisti convocati principia la musica che serve d’introduzione al finale, poi esce PANCRAZIO, LINDORO, SANDRINA, GIANNINA e CAROLINA per ultimo in figura di avvocato
 
 Pancrazio
 
    Ai sapientissimi
 ed integerrimi
 di Baldo e Bartolo
 seguaci celebri
1085salus et optima
 prosperità.
 
 coro di leggisti
 
    Al prudentissimo,
 eloquentissimo
 governator
 
1090   accordin provide
 Minerva e Cerere
 il lor favor.
 
 Pancrazio
 
    Li prego e supplico
 che i posti prendano,
1095che tutti seggano,
 che da me ascoltino
 la verità,
 senza la menoma
 parzialità.
 
 coro di legisti
 
1100   Le leggi vetere
 e le novissime,
 digesto e codice
 si studierà,
 
    perché si giudichi
1105con voti unanimi,
 con equità.
 
 Pancrazio
 
    Che Lindoro qui si renda,
 ch’egli senta e si difenda.
 
 Lindoro
 
 Vengo ardito al tribunale
1110ma ragion che può, che vale
 contro il zio, contro il tutor?
 Mi si accordi un difensor.
 
 Pancrazio
 
    Hai studiato il ius civile,
 all’arringa ti prepara.
1115La tua causa è così chiara
 che puoi farti dell’onor. (Ironico)
 
 Sandrina
 
    Mio cugino, poverino,
 in voi spera il protettor. (A Pancrazio)
 
 Pancrazio
 
    Che fai qui? Non sei chiamata.
 
 Sandrina
 
1120Son per esso interessata
 ed è giusto il mio timor.
 
 Pancrazio
 
    Silenzio, silenzio.
 
 Lindoro, Sandrina a due
 
 Di bile, d’assenzio
 ripieno è il mio cor.
 
 coro di leggisti
 
1125   Silenzio, silenzio.
 Che parli l’attor.
 
 Lindoro
 
    Son pupillo, son minor
 e domando un difensor.
 
 Carolina
 
    Coram vobis comparisco
1130ben istrutto e preparato,
 di Lindor son l’avvocato
 pien di zelo e di fervor.
 
 Pancrazio
 
    (Qual arrivo inopinato!)
 Te l’avevi preparato.
 
 Lindoro, Sandrina a due
 
1135La difesa non attesa
 è un incognito favor.
 
 coro di leggisti
 
    Silenzio, silenzio.
 Che parli l’attor.
 
 Pancrazio
 
    Prestantissimo congresso,
1140è l’oggetto del cimento
 un paterno testamento
 con tutore e curatore,
 con erede a condizione,
 condizion non osservata;
1145e la causa è contestata.
 Ecco il fatto coll’estratto
 dell’articolo legal.
 Lo presento al tribunal. (Dà vari fogli ad un servitore, il quale li distribuisce a tutto il congresso che si pone a leggore)
 
 Carolina
 
    Sia permesso che al congresso
1150dica un cenno in prevenzione
 sull’articol di ragione.
 Delle leggi i documenti
 son concisi e sono chiari;
 sine causa vehementi
1155filius non potest exheredari.
 
 Pancrazio
 
    Gran bravura, gran talento!
 Il latino anch’io lo so.
 Che si legga il testamento
 e poi dopo parlerò.
 
 Lindoro, Sandrina a due
 
1160   (Un tal astio, un tal ardire
 concepire, oh dio! non so). (Fra loro)
 
 Carolina
 
    (No Lindoro, mio tesoro
 non temer, ti salverò). (Da sé. In questo tempo i legisti aprono i fogli e leggono piano)
 
 Cardano, Perillo a due
 
    (Ora è tempo d’impedire,
1165ora è tempo d’operar). (Fra loro)
 
 coro di leggisti
 
    Parla chiaro il testamento;
 ben si vede che l’erede
 non ha molto da sperar. (Le carte prendono fuoco nelle mani dei legisti che spaventati le gettano a terra)
 
    Fuoco, fuoco!... Cos’è questo?
 
 Pancrazio
 
1170Questo è un segno manifesto
 dello sdegno, dell’orror
 dell’offeso testator.
 
 tutti
 
    Oh che fumo scellerato
 che ha prodotto, che ha lasciato!
1175Oh che pessimo fetor!
 
 Cardano, Perillo a due
 
    Presto, presto, tabacco, tabacco. (Si alzano amendue, vanno ad offrire tabacco a tutti; e tutti accettano)
 
 tutti
 
    Oh che fogli indemoniati!
 Fur di zolfo polverati.
 Oh che pessimo fetor!
 
 Perillo, Carolina a due
 
1180   Un tabacco ch’è odoroso,
 ch’è soave, ch’è prezioso
 scaccierà quel tristo odor.
 
 tutti
 
 Grazie, grazie del favor.
 
 Pancrazio
 
    Ritorniamo all’argomento,
1185ritorniamo al testamento,
 ho la copia; eccola qui,
 ascoltate... Eccì, eccì. (Starnutano)
 
 coro di leggisti
 
 Viva, viva, eccì, eccì.
 
 tutti
 
 Buon tabacco! Eccì, eccì.
 
 Pancrazio
 
1190   Ecco qui del testator
 le parole ed il tenor.
 Dice dunque, eccì, eccì:
 «Lascio e voglio», eccì, eccì.
 «E comando», eccì, eccì.
 
 Sandrina
 
1195   Ah vedete... Eccì, eccì. (A Pancrazio starnutando)
 Comprendete... Eccì, eccì.
 
 tutti
 
 Eccì, eccì, eccì.
 
    Oh tabacco maladetto!
 Il mio petto... eccì, eccì,
1200mi si spezza, eccì, eccì. (I legisti si levano)
 
 Carolina, Perillo, Cardano a tre
 
 (Mi fanno ridere). Eccì, eccì.
 
 coro di leggisti
 
    La session per ora è sciolta.
 Torneremo un’altra volta,
 torneremo... Eccì, eccì.
1205Torneremo un altro dì.
 
 Pancrazio
 
    Deh restate... Eccì, eccì.
 Ascoltate... Eccì, eccì.
 
 tutti
 
    Non è possibile, eccì, eccì.
 Che pena orribile! Eccì, eccì.
1210Sento che il cerebro... Eccì, eccì.
 E che l’esofago... Eccì, eccì.
 
 Carolina, Perillo, Cardano a tre
 
 (Mi fanno ridere). Eccì, eccì.
 
 tutti
 
 Tabacco orribile! Eccì, eccì. (Tutti starnutando e contorcendosi partono)
 
 Fine dell’atto secondo