Il talismano, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA XV
 
 PANCRAZIO, poi servitori
 
 Pancrazio
 Dunque la figlia mia
 grazie al ciel non è morta. Chi è di là?
 Dunque la verità
 Carolina m’ha detto e ha indovinato.
945Dieci volte ho chiamato. (Ai servi che compariscono)
 (Come mai Carolina
 bravissima indovina,
 ch’è un portento, un tesoro,
 come mai da Lindoro
950si è lasciata sedur?) Ecco più fogli. (Ai servi)
 Portateli a chi vanno e vi avvertisco...
 (Carolina! Non so, non la capisco).
 
    Ecco qui distintamente, (Ai servi mostrando lor i fogli)
 questo al tale, questo al tale.
955(Manco male finalmente
 la mia figlia può arrivar).
 
    Questo foglio all’avvocato, (Ai servi)
 questo qui al procuratore...
 (Fortunato genitore
960se la figlia puoi trovar!)
 
    E quest’altro... (Carolina
 che pareva sì onorata,
 malandrina diventata...)
 M’incomincio ad imbrogliar.
 
965   Questo foglio... non è quello...
 (Il cervello non è a segno;
 fra la gioia e fra lo sdegno
 non so più quel che ho da far).
 Torneremo a cominciar. (Ai servi e parte con loro)