Il talismano, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA VII
 
 Galleria in casa di Pancrazio.
 
 PANCRAZIO e GIANNINA
 
 Pancrazio
725Come! Come! In prigione
 non è lo scellerato?
 Giannina
 Non signor. L’ho veduto e gli ho parlato.
 Pancrazio
 Dove? Dove?
 Giannina
                            De’ zingari
 al vicino recesso
730ed è nel ruol de’ malandrini anch’esso.
 Pancrazio
 O il sergente ha mentito
 o il ribaldo è fuggito. Ma non lungi,
 non lungi andrà.
 Giannina
                                 Doppia ragione avete
 d’armar contro Perillo
735la vostra autorità. Vi dirò cose...
 cose che a dire ho pena...
 che pena vi faran ma che non deggio
 al padrone tacer.
 Pancrazio
                                  Parla.
 Giannina
                                               Ho saputo
 che Lindoro è amoroso
740d’una bella indovina
 e la bella indovina è Carolina.
 Pancrazio
 Carolina!
 Giannina
                     E Perillo,
 che della figlia vostra
 spera ottener la mano,
745favorisce Lindoro e fa il mezzano.
 Pancrazio
 Scellerati, bricconi,
 fruste, forche, prigioni,
 testamento, sentenza, tribunale,
 foro civile, foro criminale.
750Subito. A me Lindoro.
 Giannina
 Perillo impertinente...
 Pancrazio
 Fa’ che venga Lindoro immantinente.
 Giannina
 Subito, sì signor. (Perillo ingrato,
 più del tuo cor, più del tuo amor m’alletta
755il soave piacer della vendetta). (Parte)