Il talismano, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA IX
 
 PANCRAZIO e SANDRINA
 
 Pancrazio
 Come! Pretende forse
 stordirmi, sbalordirmi? Tracotante,
 so ch’è recalcitrante
 a tutto quel ch’è dal tutor prescritto;
320ma questa volta quel ch’è scritto è scritto.
 Sandrina
 (Come invan si lusinga!) (Da sé)
 Pancrazio
                                                 E tu, mozzina
 che fai la modestina, pensaresti
 d’imitare il balordo?
 Sandrina
                                         Se Lindoro
 non avesse per me stima, rispetto,
325amore, inclinazion...
 Pancrazio
                                        Più che mi parli
 il tuo parlar m’irrita.
 Facciamola finita.
 Le ragioni de’ sciocchi udir non soglio;
 io dispongo, io comando, io parlo, io voglio.
 
330   Padre sono e son tutore
 e di più governatore
 e ancor più son commissario
 ed ancor testamentario
 ed il codice mi dà
335piena ed ampia facoltà.
 
    «Se la stima... Se il rispetto...
 Se l’amor... L’inclinazione...» (Imitando Sandrina con caricatura)
 Non conosco altra ragione
 che la mia disposizione
340e mi guida e mi governa
 la paterna autorità. (Parte)