Il talismano, Milano, Bianchi, 1779

Vignetta Frontespizio
 ATTO SECONDO, SCENA V
 
 LINDORO, poi CAROLINA
 
 Lindoro
1860Faccia quel che sa fare il mio tutore;
 dica quel che sa dire,
 vuo’ sposar Carolina o vuo’ morire.
 Carolina
 Ah Perillo indiscreto! (Verso la scena)
 Lindoro
                                           Che vi ha fatto
 il povero Perillo?
 Carolina
                                  Oh ciel! Qual sogno!
1865Qual piacer! Qual lusinga!
 Qual vision fortunata!
 È venuto Perillo e mi ha svegliata.
 Lindoro
 Deh perdonate, o cara,
 dell’imprudenza sua cagione io sono.
 Carolina
1870Per sì bella cagione io gli perdono.
 Lindoro
 Nella vision, nel sogno
 parte aveva Lindoro?
 Carolina
                                          Era Lindoro
 il principale oggetto
 di quel piacer che m’innondava il petto.
 Lindoro
1875Dite, dite, narrate.
 Carolina
 Lo farei ma osservate...
 Cardano mi sollecita e mi aspetta.
 Lindoro
 Vi seguirò, non cesserò pregarvi...
 Carolina
 Vengo, vengo, signor. (Verso la scena) Vuo’ soddisfarvi. (A Lindoro)
 
1880   Fra l’orror di quelle piante
 io sfogava i miei lamenti
 e s’udiva i mesti accenti
 flebil eco replicar.
 
    Chiamo allora il mio tesoro;
1885e la voce di Lindoro
 rispondendo da lontano
 io credeva d’ascoltar.
 
    Voglio andar... Oh dio! Che pena!
 Non ho fiato, non ho lena,
1890mi pareva esser legata;
 oh che sforzi! Affaticata
 non potea più respirar.
 
    Piango, grido e più m’affanno
 e il mio duol è sì tiranno
1895ch’io mi sento già mancar;
 
    ma furbetto in quell’istante
 tutt’amore a me ne voli
 e posando al fianco mio
 mi sollevi, mi consoli.
1900Ah Perillo, e perché, oh dio!
 mi venisti a risvegliar? (Parte)