Il talismano, Milano, Bianchi, 1779

Vignetta Frontespizio
 SCENA XVIII
 
 All’arrivo de’ legisti convocati principia la musica che serve d’introduzione al finale, poi esce PANCRAZIO, indi LINDORO e SANDRINA, poi GIANNINA e CAROLINA per ultimo
 
 Pancrazio
 
    Ai sapientissimi
 ed integerrimi
 di Baldo e Bartolo
1100seguaci celebri
 salus et optima
 prosperità.
 
 coro di legisti
 
    Al prudentissimo
 eloquentissimo
1105governator
 
    accordin provide
 Minerva e Cerere
 il lor favor.
 
 Pancrazio
 
    Li prego e supplico
1110che i posti prendano,
 che tutti seggano,
 che da me ascoltino
 la verità
 senza la menoma
1115parzialità.
 
 coro di legisti
 
    Le leggi vetere
 e le novissime,
 digesto e codice
 si studierà,
 
1120   perché si giudichi
 con voti unanimi,
 con equità.
 
 Pancrazio
 
    Che Lindoro qui si renda,
 ch’egli senta e si difenda. (Entrano Lindoro e Sandrina)
 
 Lindoro
 
1125Vengo ardito al tribunale
 ma ragion che può, che vale
 contro il zio, contro il tutor?
 Mi si accordi un difensor.
 
 Pancrazio
 
    Hai studiato il ius civile,
1130all’arringa ti prepara.
 La tua causa è così chiara
 che puoi farti dell’onor. (Con ironia)
 
 Sandrina
 
    Mio cugino, poverino
 in voi spera il protettor. (A Pancrazio)
 
 Pancrazio
 
1135   Che fai qui? Non sei chiamata.
 
 Sandrina
 
 Son per esso interessata
 ed è giusto il mio timor.
 
 Pancrazio
 
    Silenzio, silenzio.
 
 Lindoro, Sandrina a due
 
 Di bile, d’assenzio
1140ripieno è il mio cor.
 
 coro di legali
 
    Silenzio, silenzio,
 che parli l’attor.
 
 Lindoro
 
    Son pupillo, son minor
 e domando un difensor. (Carolina entra in abito e figura d’avvocato con foglio in mano)
 
 Carolina
 
1145   Coram vobis comparisco,
 ben istrutto e preparato,
 di Lindor son l’avvocato
 pien di zelo e di fervor.
 
 Pancrazio
 
    Qual arrivo inopinato? (Da sé)
1150Tu l’avevi preparato. (A Lindoro)
 
 Lindoro, Sandrina a due
 
 La difesa non attesa
 è un incognito favor.
 
 coro di legisti
 
    Silenzio, silenzio,
 che parli l’attor.
 
 Pancrazio
 
1155   Prestantissimo congresso,
 è l’oggetto del cimento
 un paterno testamento
 con tutore e curatore,
 con erede a condizione,
1160condizion non osservata
 e la causa è contestata,
 ecco il fatto coll’estratto
 dell’articolo legal.
 Lo presento al tribunal. (Dà vari fogli ad un servitore, il quale li distribuisce a tutto il congresso. Tutti osservano e leggono)
 
 Carolina
 
1165   Sia permesso che al congresso
 dica un cenno in prevenzione
 sull’articol di ragione.
 Delle leggi i documenti
 son concisi e sono chiari;
1170sine causa vehementi
 filius non potest exheredari.
 
 Pancrazio
 
    Gran bravura, gran talento!
 Il latino anch’io lo so;
 che si legga il testamento
1175e poi dopo parlerò.
 
 Lindoro, Sandrina a due
 
    Un tal astio, un tal ardire
 concepire, oh dio, non so. (Fra di loro)
 
 Carolina
 
    No Lindoro, mio tesoro
 non temer, ti salverò. (Da sé. In questo tempo i legisti aprono i fogli e leggono piano)
 
 Cardano, Perillo a due
 
1180   Ora è tempo d’impedire,
 ora è tempo d’operar. (Fra di loro)
 
 coro di legisti
 
    Parla chiaro il testamento;
 ben si vede che l’erede
 non ha molto da sperar. (Le carte prendono fuoco nelle mani de’ legisti, quali si spaventano e le gettano a terra)
 
1185   Fuoco, fuoco, cos’è questo!
 
 Pancrazio
 
 Quest’è un segno manifesto
 dello sdegno, dell’orror
 dell’offeso testator.
 
 tutti
 
    Oh che fumo scellerato
1190che ha prodotto, che ha lasciato,
 oh che pessimo fetor!
 
 Cardano, Perillo a due
 
    Presto, presto, tabacco, tabacco. (Si alzano ambedue e vanno ad offrire tabacco a tutti e tutti accettano)
 
 tutti
 
    Oh che fogli indemoniati.
 Fur di zolfo polverati.
1195Oh che pessimo fetor!
 
 Perillo, Carolina a due
 
    Un tabacco ch’è odoroso,
 ch’è soave, ch’è prezioso
 scaccierà quel tristo odor.
 
 tutti
 
 Grazie, grazie del favor.
 
 Pancrazio
 
1200   Ritorniamo all’argomento.
 Ritorniamo al testamento;
 ho la copia. Eccola qui,
 ascoltate... Eccì, eccì. (Sternuta)
 
 coro di legisti
 
 Viva, viva. Eccì, eccì. (Sternutano)
 
 tutti
 
1205Buon tabacco. Eccì, eccì. (Sternutano)
 
 Pancrazio
 
    Ecco qui del testator (Sternuta ed è affaticato)
 le parole ed il tenor...
 Dice dunque. Eccì, eccì,
 e comanda, eccì, eccì.
 
 Sandrina
 
1210   Ah vedete... Eccì, eccì. (A Pancrazio sternutando)
 
 Lindoro
 
 Comprendete... Eccì, eccì. (Lo stesso)
 
 tutti
 
 Eccì, eccì, eccì.
 
    Oh tabacco maladetto,
 il mio petto... eccì, eccì,
1215mi si spezza, eccì, eccì. (I leggisti si levano)
 
 Carolina, Perillo, Cardano a tre
 
 (Mi fanno ridere). Eccì, eccì.
 
 i legisti
 
    La session per ora è sciolta,
 torneremo un’altra volta.
 Torneremo... Eccì, eccì.
1220Torneremo un altro dì.
 Eccì, eccì, eccì.
 
 Pancrazio
 
    Deh restate... Eccì, eccì.
 Ascoltate... Eccì, eccì.
 
 tutti
 
    Non è possibile; eccì, eccì.
1225Che pena orribile! Eccì, eccì.
 Sento che il cerebro... Eccì, eccì.
 E che l’esofago... Eccì, eccì.
 
 Cardano, Perillo, Carolina a tre
 
 (Mi fanno ridere). Eccì, eccì.
 
 tutti
 
 Tabacco orribile. Eccì, eccì. (Tutti sternutando e facendo de’ contorcimenti partono)
 
 Fine dell’atto secondo