Il talismano, Milano, Bianchi, 1779

Vignetta Frontespizio
 SCENA XVII
 
 Salone in casa di Pancrazio con seggioloni antichi.
 
 CARDANO e PERILLO vestiti con toga dottorale e parruccone in capo
 
 Cardano
 No no, non dubitate,
 non sarem conosciuti. Il talismano
 non posseggo, egli è ver, prender non posso
 come può Carolina
1070l’effigie di colui che più mi piace
 ma di me posso e de’ compagni miei
 cangiare a voglia mia
 l’aria, la voce e la fisonomia.
 Perillo
 Per me, quando si tratta
1075di riveder Sandrina,
 andrei senza esitare
 sulle spine, per aria o in fondo al mare.
 Cardano
 Pancrazio ha convocati
 tutt’i legisti del castello, a fine
1080di rovinar Lindoro, ed ho timore
 che dal governatore
 queste deboli teste impaurite
 il povero Lindor perda la lite.
 Perillo
 Ma Carolina anch’ella
1085non dee venir...
 Cardano
                                Può darsi
 che venga e che non venga,
 che ottenga e non ottenga. In ogni evento
 una polve, un fomento,
 franchezza e mano lesta
1090verranno all’uopo e finiran la festa.
 Perillo
 Bravissimo, del modo
 sono abbastanza istrutto.
 Farò la parte mia. Son pronto a tutto.
 Cardano
 Ecco i bravi dottori,
1095uniamoci con loro.
 Perillo
 E sosteniam la gravità e il decoro.