Il talismano, Milano, Bianchi, 1779

Vignetta Frontespizio
 SCENA XVI
 
 LINDORO, poi CAROLINA da vecchia come prima
 
 Lindoro
 Oh ciel! La mia rovina
 scritta è in que’ fogli. Il segretario amico
 m’avverte in confidenza.
990Ma riparo non veggio alla violenza.
 Carolina
 (Eccolo. Pria che io sorta, (Da sé)
 se non oso, ov’io son, scoprirmi appieno
 incognita vogl’io parlargli almeno).
 Lindoro
 Qual volto rispettabile, sereno
995s’offre a’ miei sguardi?
 Carolina
                                             Il cielo vi consoli
 giovinetto gentil.
 Lindoro
                                  Gli auguri vostri
 oda il ciel men severo.
 Carolina
 Lieto vedervi io spero,
 se grato, se costante
1000siete a tenera amante.
 Lindoro
                                           E chi v’ha detto
 ch’arde il mio cor?
 Carolina
                                     Non me l’ha detto alcuno
 ma lo deggio saper più di nessuno.
 Lindoro
 (Fosse di Carolina
 la madre o la congiunta... Ah Carolina.
1005Orfana, sconosciuta...
 Che pensare non so). Dite di grazia,
 conoscete l’oggetto
 del tenero amor mio?
 Carolina
 Lo conosco.
 Lindoro
                        Qual è?
 Carolina
                                         Mio ben son io.
 Lindoro
1010Voi? (Con equivoca ammirazione)
 Carolina
             Vi par cosa strana?
 Temete che la gente
 v’insulti e vi derida? Agl’insensati
 il vostro labbro, il vostro cuor risponda:
 «Non sapete in colei qual ben s’asconda».
 Lindoro
1015Credo che siate stata
 amabile, vezzosa.
 Carolina
                                   Agli occhi vostri
 so che tale ancor sono.
 Lindoro
 Vi domando perdono...
 Molto voi meritate;
1020ma...
 Carolina
             Quel ma che vuol dir? Su via parlate.
 Lindoro
 
    Quel soave e dolce aspetto
 tutto esige il mio rispetto
 ma sapete, m’intendete...
 Risparmiatemi il rossor.
 
 Carolina
 
1025   Prende l’uom che mal discerne
 lucciolette per lanterne.
 Non sapete, non vedete
 quel che in me nasconde amor.
 
 Lindoro
 
    Quest’è un scherzo, quest’è un gioco.
 
 Carolina
 
1030Arde il cor, verace è il foco.
 
 a due
 
 Giusto cielo! Squarcia il velo.
 Ah voi siete nell’error.
 
 Carolina
 
    Mio caro...
 
 Lindoro
 
                          Parlate.
 
 Carolina
 
 Mi amate?
 
 Lindoro
 
                       Non so.
 
 Carolina
 
1035   Se dite di no,
 crudel, morirò.
 
    Quel labbro, quegli occhi
 mi fanno languir.
 
 Lindoro
 
    (Mi par che mi tocchi,
1040mi fa intenerir).
 
 Carolina
 
    (Mi par che l’amore
 si faccia sentir).
 
 Lindoro
 
    (Mi penetra il core,
 mi fa intenerir).
 
 Carolina
 
1045   Vado, addio, se veggio l’amica,
 che volete per voi ch’io le dica?
 
 Lindoro
 
 Le direte ch’io peno per lei.
 
 Carolina
 
 E per me?
 
 Lindoro
 
                       Ma per voi... non saprei...
 Dell’amore qual pro? Qual costrutto?
 
 Carolina
 
1050Tutto spero e da voi voglio tutto.
 
 Lindoro
 
 Da me tutto?...
 
 Carolina
 
                              E se questo avverrà
 Carolina contenta sarà.
 
 Lindoro
 
    Non intendo, non comprendo...
 
 Carolina
 
 Non temete, a me credete.
1055Carolina sposerete
 e il suo cor sarà contento
 ed il mio giubbilerà.
 
 Lindoro
 
    Mi consolo ch’or vi sento
 favellar con serietà.
 
 a due
 
1060   Voglia amore, voglia il fato
 consolare un cor piagato
 e premiar la fedeltà.
 
    Qual piacere! Qual contento,
 se si approssima il momento
1065della mia felicità. (Partono per vie separate)