Il talismano, Milano, Bianchi, 1779

Vignetta Frontespizio
 SCENA XV
 
 PANCRAZIO, poi servitori
 
 Pancrazio
 Dunque la figlia mia
 grazie al ciel non è morta. Chi è di là?
960Dunque la verità
 Carolina m’ha detto e ha indovinato. (Comparisce uno o due servi)
 Dieci volte ho chiamato. (Ai servi)
 (Come mai Carolina,
 bravissima indovina,
965ch’è un portento, un tesoro,
 come mai da Lindoro
 si è lasciata sedur!) Ecco più fogli. (Ai servi)
 Portateli a chi vanno e vi avvertisco...
 (Carolina! Non so, non la capisco).
 
970   Ecco qui distintamente, (Ai servi facendo vedere i fogli)
 questo al tale, questo al tale.
 (Manco male finalmente
 la mia figlia può arrivar).
 
    Questo foglio all’avvocato... (Ai servi)
975Questo qui al procuratore...
 Fortunato genitore
 se la figlia puoi trovar!
 
    E quest’altro... (Carolina
 che pareva sì onorata,
980malandrina diventata...)
 M’incomincio ad imbrogliar.
 
    Questo foglio non è quello...
 Il cervello non è a segno;
 fra la gioia e fra lo sdegno
985non so più quel che ho da far.
 Torneremo a cominciar. (Parte coi servi)