Il talismano, Milano, Bianchi, 1779

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 LINDORO ed il suddetto
 
 Lindoro
 Eccomi a’ cenni vostri.
 Pancrazio
                                            I cenni miei
 sono, signor nipote,
 che in pochissime note
780mi dica chiaro e netto
 quel che la sua testaccia le consiglia;
 se vuole o se non vuol sposar mia figlia.
 Lindoro
 Signor...
 Pancrazio
                   Non vi è bisogno
 di scuse, di pretesti o di timori.
785Dite voglio o non voglio, o dentro o fuori.
 Lindoro
 Mi prendete in un modo...
 che risponder non so.
 Pancrazio
 Poverino! Per voi risponderò:
 «Non signore, la mano
790dar non posso a Sandrina,
 perché il core ho donato a Carolina».
 Sciocco! Vile! Ti credi
 che nota non mi sia
 la passion, la follia
795che ne’ lacci plebei t’ha l’alma involta?
 Pensa, risolvi e se ti ostini... ascolta.
 
    Una spada, una tasca, un fucile,
 stivaletti, tracolla e coccarda,
 baionetta, spuntone, alabarda.
800Altolà, tupetù, chi va là? (Imita lo strepito dell’armi da fuoco)
 
    «Oh, son ricco, mio padre ha lasciati
 campi, case, castella, città».
 Cento scudi una volta pagati
 saran tutte le tue facoltà.
 
805   A te tocca aprir la bocca,
 il tuo stato, buono o ingrato,
 da te sol dipenderà.
 O un cappotto o una sposina,
 o Sandrina o il tapatà. (Parte. Imita il suono del tamburo)