Il talismano, Milano, Bianchi, 1779

Vignetta Frontespizio
 SCENA X
 
 SANDRINA, poi PERILLO in abito di notaio e con un naso posticcio che si leva parlando a Sandrina
 
 Sandrina
 Dica quel che sa dire il padre mio;
 siamo Lindoro ed io d’intelligenza
345e non soffre la legge violenza.
 Perillo
 Sandrina... (Levandosi il naso posticcio)
 Sandrina
                         Oh ciel! Che fate?
 Presto, presto sloggiate,
 se viene il padre mio siete perduto.
 Perillo
 So ch’ei cerca un notaio;
350temo che sia per voi. Notar mi fingo
 e opportuno arrivare io mi lusingo.
 Sandrina
 Ma se a scoprirvi arriva?...
 Oh ciel!
 Perillo
                  Non dubitate.
 Cara non mi private
355del piacer di vedervi un sol momento.
 Troppo lungo è il tormento...
 Sandrina
                                                      Ah il cor mi trema.
 Lasciate almen ch’io veda
 se persone sospette abbiam qui intorno.
 Perillo
 Mi lasciate, crudel?
 Sandrina
                                      Vado e ritorno.
 
360   V’amo più che non credete;
 ma pavento, sudo e tremo.
 Parleremo... Ci vedremo...
 Qualchedun mi par sentir...
 Quante cose avrei da dir!
 
365   È mio padre infuriato,
 non di me ma della bella
 Carolina zingarella
 e mio padre mi tormenta
 e minaccia e mi spaventa...
370Quante cose avrei da dir!
 È una pena da morir. (Parte)