Il talismano, Milano, Bianchi, 1779

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 PANCRAZIO, SANDRINA
 
 Pancrazio
 Come! Pretende forse
 stordirmi, sbalordirmi? Tracotante,
320so ch’è recalcitrante
 a tutto quel ch’è dal tutor prescritto.
 Ma questa volta quel ch’è scritto è scritto.
 Sandrina
 (Come invan si lusinga!) (Da sé)
 Pancrazio
                                                 E tu mozzina,
 che fai la modestina, penseresti
325d’imitare il balordo?
 Sandrina
                                         Se la stima...
 Se il rispetto e l’amor... Se di Lindoro
 fosse l’inclinazion per altro oggetto...
 Pancrazio
 Più che tu parli, il tuo parlar m’irrita.
 Facciamola finita.
330Le ragioni de’ sciocchi udir non soglio,
 io dispongo, io comando, io parlo, io voglio.
 
    Padre sono e son tutore
 e di più governatore
 e ancor più son commissario
335e più ancor testamentario
 ed il codice mi dà
 piena ed ampia facoltà.
 
                                             «Se la stima... Se il rispetto...
 Se l’amor... L’inclinazione...» (Imitando Sandrina con caricatura)
 Non conosco altra ragione
340che la mia disposizione
 e mi guida e mi governa
 la paterna autorità. (Parte)