Vittorina, Venezia, Zatta, 1794

 Il CAVALIERE solo
 
 Cavaliere
 Ah che a te più non pensi?
 Ch’io ti abbandoni in preda
790d’un ingiusto furor? Che la speranza
 di possedere io perda
 il tuo amor, il tuo cuore e la tua mano?
 Se lo credi, idol mio, lo credi invano.
 
    Co’ suoi vortici il torrente
795pria vedrassi al monte ascendere,
 pria le stelle al suol discendere
 che nel seno io cangi amor.
 
    Ch’io ritorni al primo laccio?
 All’orgoglio, all’ira in braccio?
800Prima l’acqua e il foco uniti
 si vedranno in armonia,
 col rapace, lupo audace
 pria l’agnella andar per via,
 fra gl’Inglesi ed i Francesi
805pria cessar l’antipatia
 che amicizia e amor vi sia
 fra quel core ed il mio cor. (Parte)