Vittorina, London, Cadell, 1777

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 Il BARONE, in abito da caccia, con fucile in spalla; due cacciatori ed i suddetti; poi il notaio
 
 Barone
 
    Buongiorno, fattore.
 Ragazza, che fate?
 Ai cani badate.
 Tenete il fucil. (Dà loro il fucile)
 
35   E l’ora? Vediamo.
 Che venga il notaro. (I cacciatori partono)
 Fattore mio caro!
 Visetto gentil! (L’accarezza)
 
 Roberto
 Viva il signor barone!
40Sempre lieto e gioioso.
 Barone
 Eh! Che vi par, fanciulla!
 Posso sperar ancora
 a un amorin non essere discaro? (Il notaio entra)
 Venga, signor notaro.
45La marchesa dov’è? (A Roberto)
 Roberto
                                        Nel gabinetto.
 Barone
 E il cavalier, mio figlio?
 Roberto
 Non è ancora venuto e la padrona
 impaziente aspetta.
 Barone
 (Eterna insopportabil tavoletta!
50Non la finisce mai).
 Vittorina
                                       (La sua lentezza
 mi fa temer per lui;
 mi fa tremar per me).
 Barone
                                           Dite alla dama
 che il notaio è qui meco e se il contratto
 che soscriver si dee vedere aspetta,
55venir qui degni o andar da lei permetta.
 Roberto
 Quegli dunque è il notaro? (Al barone)
 Barone
                                                    È quegli.
 Roberto
                                                                       In grazia,
 signore, una parola. (Al notaio)
 Vede quella figliuola?
 Può darsi ch’io la sposi e bramerei
60qualche cosa su ciò saper da lei.
 
    Per esempio, pel contratto
 al notaio che si dà?
 Sì signore, ho presto fatto; (Al barone)
 non s’inquieti in carità.
 
65   La fanciulla... non ha nulla. (Al notaio)
 Vorrei darle... Vorrei farle...
 Un momento solo solo; (Al barone)
 sì signore, andrò di volo.
 Vittorina, mia carina,
70il contratto si farà.
 Ho capito. La padrona...
 verrà certo o non verrà. (Parte)