Germondo, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA IX
 
 ALARICO con seguito di guardie ed i suddetti
 
 Alarico
690Perfidi! Ad onta mia?... T’arresta, indegno;
 non invan prevenuto
 fui dell’audacia vostra. Olà, ministri,
 in sacrificio all’ire mie insultate
 le due vittime ree cadan svenate. (Alle guardie. Le guardie si avanzano)
 Lisimaco
695Amici, il vostro prence, (Ai soldati)
 la speranza, l’amor, l’onor del regno
 difendete, salvate. (I soldati difendono Germondo)
 Alarico
                                     Evvi chi ardisce
 opporsi al cenno mio? Perfidi! Io stesso... (Tira la spada e va per trafigger Germondo)