Germondo, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA PRIMA
 
 Sala nel palazzo reale.
 
 ROSMONDA, poi LISIMACO
 
 Rosmonda
 
    Alme afflitte, innamorate,
 che provate il duol ch’io sento,
 dite voi se al mio tormento
490un tormento egual si dà. (Vedendo venir Lisimaco)
 
 Lisimaco, il mio ben, l’idolo mio,
 dimmi, che fa, dov’è?
 Lisimaco
                                          Gli ordini aspetta
 per presentarsi al re.
 Rosmonda
                                         Deh un sol momento
 vederlo a me concedi.
 Lisimaco
495L’impossibil, Rosmonda, invan mi chiedi.
 Rosmonda
 Va’, Lisimaco, almeno
 va’, parlagli per me. Di’ che mi nutro
 di lagrime e sospiri... Ah no, non dargli
 nuova cagion d’indebolirsi. Ascolta...
500Digli solo che l’amo e che gli dei
 non cesso di stancar co’ voti miei.
 Lisimaco
 Non temer, principessa,
 Germondo, il sai, t’adora;
 diragli il cor più che non dici ancora. (Parte)