Germondo, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA IX
 
 LISIMACO, poi ROSMONDA
 
 Lisimaco
 Pel più breve cammino
 volisi il prence a prevenir... Che veggo!
 Rosmonda al porto? Oh dei!
 Non arresti importuna i passi miei. (In atto di partire)
 Rosmonda
220Ah Lisimaco, è ver che novel grido
 succeduto è di fama al suon primiero?
 Vive Alarico e a noi ritorna?
 Lisimaco
                                                      È vero. (In atto di partire)
 Rosmonda
 Stelle! Di quel drappello
 forse Alarico è il conduttore?
 Lisimaco
                                                       È quello. (Parte)
 Rosmonda
225Misera! Ah son perduta.
 Ritorna il mio tiranno.
 Germondo il sa, me lo nasconde ingrato.
 Perché, barbaro fato,
 lusingarmi finor? Germondo, oh dio!
230mi sagrifica al padre. Ah quel ch’io sento
 dir non potrei... Palpito, tremo. Appena
 un raggio di speranza
 tenta serbarmi in vita.
 Santi numi del ciel, soccorso, aita.
 
235   Son qual nave abbandonata,
 minacciata di procella,
 senza scorta e senza stella,
 temo i scogli e temo il mar.
 
    Chi mi toglie al mio periglio?
240Chi mi guida in seno al porto?
 Il consiglio ed il conforto
 da chi mai potrò sperar?
 
 Fine dell’atto primo