Germondo, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA VIII
 
 LISIMACO ed i suddetti
 
 Lisimaco
                                               Signore,
 qual astro a noi, qual nume
200finalmente ti rende? Il regno in pianto
 lungamente per te...
 Alarico
                                        Quai nuove, oh cieli!
 del figlio mio, della mia sposa?
 Lisimaco
                                                           Entrambi
 per te afflitti e dolenti...
 Alarico
                                              Andiamo, amici,
 andiam. Ciascun di voi
205dee bramar, com’io bramo,
 dopo i lunghi sofferti, aspri perigli,
 di riveder le care spose e i figli.
 
    Dio del vasto impero algoso,
 fida scorta a’ miei disegni,
210deh m’accorda il mio riposo
 fra le braccia dell’amor.
 
    Poi spiegando al mare i vanni,
 passerò d’Alcide i segni
 e de’ mostri e de’ tiranni
215purgherò la terra ancor. (Parte col seguito)