Germondo, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA VI
 
 GERMONDO, poi LISIMACO
 
 Germondo
155Come sola lasciarla?
 Come esporla agli eventi?...
 Lisimaco, che rechi?
 Lisimaco
                                        Un de’ seguaci
 di Alarico qui giunse;
 e la novella ha sparsa
160ch’ei vive e a noi ritorna.
 Germondo
                                                Ah di natura
 sacri moti, v’intendo. Al vicin porto
 corri, vedi, rintraccia,
 esamina, confronta e t’assicura
 se vive il padre mio. Va’, del tuo zelo
165non avrai a pentirti.
 Consolami se puoi.
 Lisimaco
                                      Volo a obbedirti. (Parte)
 Germondo
 Rosmonda, oh dio! Se il genitor respira,
 che fia di te, che fia di me? Preveggo
 a quale il suo ritorno
170dura legge può esporci. Eppure ad onta
 del tuo, del mio periglio,
 sento ch’io sono amante e ch’io son figlio.
 
    Divisi al cor vi sento,
 teneri affetti miei.
175Stringere al sen vorrei
 l’amante e il genitor.
 
    Qual sarà il mio contento,
 se vive il padre mio,
 qual la mia gioia, oh dio!
180se approva il nostro amor! (Parte)