Germondo, London, Cadell, 1776

Vignetta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 Carcere.
 
 GERMONDO solo
 
 Germondo
 Qual orror! Qual silenzio! In ogni lato
 veggo l’ombra funesta
 del carnefice mio. Veggo la scure
 che sul capo mi pende. Odo il mugito
590dell’onde stigie. A sé mi chiama il nero
 condottier inclemente.
 Eppure, eterni dei! sono innocente.
 Ah! Rosmonda, Rosmonda! Ah sei tu sola
 che orribile mi rendi
595della morte l’aspetto. Oh dio! Potessi
 in mezzo al mio martire
 una volta vederti e poi morire.
 
    Deh! Vi mova, o giusti dei,
 a pietade il mio tormento;
600esaudite i voti miei,
 consolato io morirò.
 
 Ma del carcere i’ sento
 schiuder le ferree porte. Oh ciel! S’appressa
 il momento funesto!