Germondo, London, Cadell, 1776

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 Germondo
 Rosmonda, addio.
 Rosmonda
                                    Ah lo prevedi. Ah il core
400già mi sento mancar. Mai più Germondo
 forse non ti vedrò.
 Germondo
                                    Spera, mia vita.
 Può soffrire l’innocenza
 ma perire non può.
 Rosmonda
                                      De’ tuoi nemici
 l’arte, il livore, oh dei!...
405Terminate, vi prego, i giorni miei.
 Germondo
 Modera il crudo affanno;
 il mio giudice alfin non è un tiranno.
 
    Idol mio, quel pianto amaro
 deh nascondi agli occhi miei;
410ah resister non potrei;
 cessa, oh dio, di lagrimar!
 
 Rosmonda
 
    Deh perdon; perdona, o caro,
 all’amore, al cuore oppresso;
 deh perdona al debol sesso
415che il dolor non sa frenar!
 
 Germondo
 
    Crudo fato!
 
 Rosmonda
 
                           Stelle ingrate!
 
 Germondo
 
 Idol mio...
 
 Rosmonda
 
                      Mi lasci, oh dio!...
 
 a due
 
 Dalla pena, o mio tesoro,
 è miracol s’io non moro.
420Ah mi sento il cuor mancar.
 
 Germondo
 
    Del mio ben se il ciel mi priva,
 è impossibile ch’io viva.
 
 a due
 
 La mia pena e il mio tormento
 vieni o morte a terminar.
 
 Fine dell’atto secondo