Germondo, London, Cadell, 1776

Vignetta Frontespizio
 SCENA IV
 
 ALARICO, CRATERO e guardie
 
 Alarico
 Parte e tace Germondo. Ah! Tu, Cratero,
 per pietà d’uno sposo e un padre afflitto
 svelarmi il delinquente ed il delitto.
 Cratero
270Non dee, non sa il mio labbro
 né mentir né accusar. La lunga assenza
 dal tuo regno, signor, della tua morte
 un annunzio funesto
 diede moto all’ardir. Comprendi il resto.
 
275   Se il suo dover si scorda,
 se un cor diviene ingrato,
 colpa è talor del fato
 che delirar lo fa.
 
    Che la natura è sorda
280sovente alla ragione
 e di passion dispone
 la sola autorità. (Parte)