Germondo, London, Cadell, 1776

Vignetta Frontespizio
 SCENA V
 
 GERMONDO, poi LISIMACO
 
 Germondo
 Come sola lasciarla!
 Come esporla agli eventi!...
 Lisimaco, che rechi?
 Lisimaco
                                        Un de’ seguaci
130d’Alarico qui giunse
 e la novella ha sparsa
 ch’ei vive e a noi ritorna.
 Germondo
                                                Ah! Di natura
 sacri moti, v’intendo. Al vicin porto
 corri, vedi, rintraccia,
135esamina, confronta e t’assicura
 se vive il padre mio. Va’, del tuo zelo
 non avrai a pentirti;
 consolami, se puoi.
 Lisimaco
                                      Volo a obbedirti. (Parte)
 Germondo
 Rosmonda, oh dio! se il genitor respira,
140che fia di te, che fia di me? Preveggo
 a quale il suo ritorno
 dura legge può esporci. Eppure ad onta
 del tuo, del mio periglio,
 sento ch’io sono amante e ch’io son figlio.
 
145   Divisi al cor vi sento,
 teneri affetti miei.
 Stringere al sen vorrei
 l’amante e il genitor. (Parte)