Le nozze in campagna, Venezia, Fenzo, 1768

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA ULTIMA
 
 CARLONE, MENGHINA, il CONTE, la CONTESSA, poi SANDRO e detti
 
 Menghina
1405Senza tanto gridar, in questa stanza
 Cecchina si ritrova;
 non scampò, non fuggì, non è perduta,
 sta vicina al suo sposo e vi saluta.
 Carlone
 Del suo sposo!... Che vedo!... Ah disgraziato.
 Cecca
1410Signor zio l’ho pigliato.
 Carlone
                                             Ah bricconaccia...
 Menghina
 Gli dovete anzi dir: «Buon pro ti faccia».
 Lallo
 E buon pro gli farà: Cecca è mia sposa.
 il Conte
 Ma Carlone...
 Carlone
                            La cosa...
 Menghina
 La cosa è certa e chiara;
1415e del fatto parlar parmi imprudente,
 sta la scritta soscritta, i testimoni;
 e non si disfan più tai matrimoni.
 il Conte
 E deriso dovrò...
 la Contessa
                                 Deriso andreste
 sposando una villana,
1420unendo ad un villano il sangue vostro
 ma chi siete pensate e all’onor nostro.
 Menghina
 Sentite come parla!
 Carlone
                                       Eh cospettone!
 Alla fin son Carlone,
 ho denari ed entrate
1425e senza di voi due comprar mi è dato
 che so io... che dicesti!
 Menghina
                                           Un marchesato.
 Cecca
 Oh così signor zio
 sarò marchesa anch’io.
 Lallo
 Lallo pure, la Cecca e la Menghina.
 Menghina
1430Ed io sposa a Carlon, tu alla Cecchina.
 Sandro
 Qualch’altra novità?
 Lallo
                                        Questa e la vedi.
 Sandro
 E Carlone?
 Cecca
                        È contento.
 Sandro
 Ah vedo che mal frutta un tradimento.
 Signor conte...
 il Conte
                             Domani
1435partirò dalla villa.
 Carlone
                                   Oh sì ne andate,
 che male qua voi state.
 Lallo
 E così la contea posta in sicuro,
 senza che alcun s’offenda o che si lagna
 noi faremo Le nozze alla campagna.
 coro
 
1440   Gli augelletti spettatori
 sol saran de’ nostri amori;
 né verran corvi rapaci
 nostri
                 nodi a disturbar.
 vostri
 
    Canarini ed ussignoli,
1445passarine e quagli ancora,
 con il canto ch’innamora
 ci verranno a rallegrar.
 
 Fine del dramma