Le nozze in campagna, Venezia, Fenzo, 1768

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA PRIMA
 
 Camera di Carlone.
 
 CARLONE e MENGHINA
 
 Menghina
 Che serve far bravate!
1255Son cose consumate,
 vostra sposa son io, questo è palese.
 Carlone
 Ma sposar ho stimato una francese.
 Menghina
 O francese o italiana,
 sposaste una villana
1260di pari condizion, robusta e forte,
 e goderla dovete insino a morte.
 Carlone
 Ma di una contadina
 senza dote e meschina
 esser sposo Carlon non gli va a grado.
 Menghina
1265Se fate scene, alla città men vado.
 Carlone
 Alla città! A che far?
 Menghina
                                        La mia ragione
 a dir contro Carlone,
 a far che chi comanda un ostinato
 costringa confessar che si è sposato.
 Carlone
1270Un inganno...
 Menghina
                            Mentite.
 Carlone
                                              Oh cospettone!...
 Menghina
 Zitto marito mio, zitto Carlone.
 Carlone
 Marito!
 Menghina
                  C’è contrasto!
 Per moglie non vi basto?
 Carlone
 La contessa... Il contino...
 Menghina
1275Il contin, la contessa
 sarà Menghina istessa.
 Carlone
 Ma come da vestirti da madama
 trovasti in questo loco.
 Menghina
 Questo conclude poco;
1280ma dal fattor di quella pallazzina
 tutto per sé e per Lallo ebbe Menghina.
 Vi basta?
 Carlone
                     Ah tu la morte
 di Carlone sarai! Ma senti bene,
 se per forsa conviene
1285che per sposa ti tenga, sì, rifarmi
 dell’affronto prometto e consolarti
 ma da villan qual son, col bastonarti.
 
    Se parli un tantino,
 se fai il bell’umor,
1290il sposo carino,
 per segno d’amor,
 un legno in man prende
 e taffe... s’intende...
 e tiffe... e poi teffe...
1295Acciò che si sveglia
 nel sangue l’ardor. (Parte)