Le nozze in campagna, Venezia, Fenzo, 1768

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA XVIII
 
 Stanza di Carlone.
 
 CARLONE, poi CECCA
 
 Carlone
 La contessa è nascosta e non si trova
 e il ricercar non giova;
1110nessun sa... Nessun parla... E il conte...
 Cecca
                                                                        Brama
 parlarvi una gran dama
 arrivata in tal punto in questo loco.
 Carlone
 E dov’è?
 Cecca
                   Verrà qui dessa tra poco.
 Mandato ha il suo lacchè con quest’avviso,
1115per non cogliervi affatto all’improvviso.
 Carlone
 Chi sarà?
 Cecca
                     Non lo so.
 Carlone
                                         Gente mi pare...
 Cecca
 Eccola qui, vedete;
 e chi sia, donde vien presto saprete.
 
 Finale
 
 MENGHINA da francese e LALLO pure vestito da cavaliere e detti
 
 Menghina
 
    Monsieur Sarle de bon chior
1120a presan je vu salù
 pur monsieur de la Boflor
 me voecì je vu l’aveu.
 
 Carlone
 
    Madama, benvenuta...
 Intendi cosa ha detto?... (A Cecca)
1125Io niente, con rispetto,
 capisco in verità.
 
 Cecca
 
    Francese è la favella,
 francese l’ho sentita
 da quella ch’è partita
1130un mese ora sarà.
 
 Lallo
 
    Ovì, monsieur, ovà,
 ovà monsieur ovì,
 se voglia dir di sì,
 se no, Lallo non sa.
 
 Cecca, Carlone a due
 
1135   O parlino italiano
 o niente si farà.
 
 Menghina
 
    Intendere mi plase
 se conte sposa prende.
 
 Carlone
 
 Sposar questa pretende.
 
 Menghina
 
1140Frippon! Voler muà.
 
 Cecca
 
    Vi vuole? Questa è buona!
 
 Menghina
 
 E con contessa questo.
 
 Cecca
 
 È vero.
 
 Lallo
 
                 Ovì... protesto...
 Monsieur ovì, ovà.
 
 Cecca, Carlone a due
 
1145   È questo un tradimento
 che merita vendetta.
 
 Menghina
 
 Per farla sien perfetta
 saper come si fa.
 
 Cecca
 
    E come me lo dite.
 
 Menghina
 
1150Ti sponsia mio fratello,
 pigliar mi to zio bello.
 
 Lallo
 
 Ovì monsieur ovà.
 
 Cecca, Carlone a due
 
    Ma di saper chi siete
 si brama con ragione.
 
 Menghina, Lallo a due
 
1155Godere mi pensione,
 entrate in quantità.
 
 Lallo
 
    (Non so se parlo turco,
 italianà o francese).
 
 Cecca, Carlone a due
 
 L’esibizion cortese
1160da ricusar non s’ha.
 
 Menghina, Lallo a due
 
    Mi pare che la cosa
 non l’incammini male.
 
 Cecca, Carlone, Menghina, Lallo a quattro
 
 Rifarsi è naturale,
 vendetta si farà.
 
 Il CONTE
 
 il Conte
 
1165   Di ritorno son qua lesto
 li sponsali a compir presto
 ma che gente è questa qua.
 
 Lallo
 
    (Ah sorella ora ci siamo
 e miglior sarà che andiamo,
1170pria che buschi ovì, ovà).
 
 Cecca
 
    Gente, conte bugiardone
 che ha scoperto l’intenzione
 ma ben fatta non andrà.
 
 Menghina
 
    Taci un po’, non mi far scene.
 
 il Conte
 
1175Ma il perché dirvi conviene.
 
 Cecca, Carlone a due
 
                lei
 Il perché            vi dirà.
                lui
 
 il Conte
 
    Voi chi siete presto dite
 e ogni cosa mi scoprite.
 
 Menghina, Lallo a due
 
 Che risposta ora si dà.
 
 Carlone
 
1180   Non conoscerla fingete.
 
 il Conte
 
 La Menghina mi parete.
 
 Menghina
 
 Coman dit vu a muà!
 
 Lallo
 
 (Ovì, ovà, ci accopperà). (A Menghina)
 
 Carlone
 
    Vostra sposa, Cecca ancora?
 
 Cecca
 
1185Due sposar! Alla malora.
 
 a due
 
 Ma più niente nascerà.
 
 il Conte
 
    La mia sposa! Chi l’afferma?
 
 Cecca, Carlone a due
 
 La madama e lo conferma
 il fratel che tutto sa.
 
 il Conte
 
1190   Non è vero.
 
 Menghina
 
                           Frappatore.
 
 il Conte
 
 Con la spada, pel mio onore,
 meco lui si batterà.
 
 Lallo
 
    (Con la spada! Mia sorella
 presto presto mi sbudella).
1195No, monsieur, ovì, ovà.
 
 Menghina
 
    Non mi tegno tratitore.
 
 Cecca, Carlone a due
 
           sposo tutto
 E per                      amore
           sposa tutta
 or da me si prenderà.
 
 il Conte
 
    Un inganno è certo questo,
1200ve lo giuro e lo protesto,
 ma ciascun si pentirà.
 
 Carlone, Cecca a due
 
    Un inganno è certo questo
 e lo giuro e lo protesto.
 
 Menghina, Lallo a due
 
 Non si dà né si darà,
1205un inganno è certo questo
 che se riesce lo protesto
 un portento si dirà.
 
 SANDRO
 
 Sandro
 
    A Sandro è permesso
 il libero accesso,
1210che un poco si fermi,
 che goda l’onor.
 
 Lallo
 
    (È Sandro!)
 
 Menghina
 
                            (Lo vedo).
 
 Carlone
 
 Oibò nol concedo.
 
 Sandro
 
 Che bella madama!
1215Che nobil signor.
 
 Menghina
 
    (Se parli t’ammazzo).
 
 Sandro
 
 (Non facci schiamazzo).
 
 Lallo
 
 (Se parli son morto).
 
 Sandro
 
 (Mi fa un gran favor).
 
 Cecca
 
1220   Creanza, rispetto...
 
 Carlone
 
 O parti o cospetto...
 
 Carlone
 
 Il conte, si vede,
 è aflitto d’amor.
 
 il Conte
 
    Son questi cagione
1225e vuole Carlone
 unir la nipote
 a quel traditor.
 
 Cecca, Carlone a due
 
    L’affronto a me fatto
 così va pagato,
1230la mano in tal punto
 gli dono ed il cor.
 
 Sandro
 
    Per lui non mi preme,
 si prendino assieme
 ma Lallo con Cecca
1235sarebbe un error.
 
 il Conte
 
    Fermate... Sentite!...
 
 Menghina
 
 Son cose finite,
 son sposa a Carlone
 né val far rumor.
 
 Carlone
 
1240   Che sento! Menghina!
 
 Lallo
 
 Sorella, Cecchina...
 
 il Conte, Carlone a due
 
 Ah furbo briccone.
 
 Lallo
 
 Ovà sì signor.
 
 tutti
 
    Che stupor! Che stordimento!
1245Sogno, veglio, nol comprendo
 né la fin quale sarà.
 
    Incantato, stupefatto,
 giro l’occhio, guardo intorno,
 se sia note, se sia giorno
1250non distinguo, non si sa.
 
    Che stupor! Che stordimento?
 Giro l’occhio, guardo intorno,
 oh che bella novità.
 
 Fine dell’atto secondo