Le nozze in campagna, Venezia, Fenzo, 1768

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA XV
 
 Bosco.
 
 LALLO e poi MENGHINA
 
 Lallo
 
    Cecca ingrata, non m’intendi
 e di me spasso ti prendi,
1025assassina, malandrina,
 disperato morirò.
 
    Cecca, Cecca, m’hai lasciato
 e tra poco creperò.
 
 Senza cor tutti afferma e tutti attesta
1030che in vita non si resta,
 onde che Lallo viva,
 privo del cor, mi pare
 che sarebbe un portento singolare.
 Ma vo’ morir; la fame
1035vo’ che sia il manigoldo e così a poco
 mancar sedendo e terminar il gioco.
 Menghina
 Che fai qui scimunito!
 Lallo
 Lasciami in questo sito
 un mese, in carità, dormir qui solo
1040e, tal tempo passato,
 torna allora a veder se son svegliato.
 Menghina
 Sei pazzo!
 Lallo
                      Non lo so.
 Menghina
                                          Di risvegliarsi
 e non di addormentarsi
 questo il tempo mi par; se Cecca brami
1045levati e da Carlone
 vieni tosto a portar la tua ragione.
 Lallo
 Vada Sandro ed il conte e vadan quanti
 ha lusingato amanti.
 Menghina
 Che! Di Sandro geloso,
1050sciocco, forse saresti;
 e dal conte sposar la lascieresti?
 Lallo
 Se non m’ama!...
 Menghina
                                  Sposata
 non ti sarà levata.
 Lallo
 Non mi vorrà...
 Menghina
                               Vien meco.
 Lallo
1055Ma dove?
 Menghina
                     Un colpo tento,
 per renderti contento,
 per deluder Carlon, Sandro ed il conte,
 per soddisfar me pure;
 e bisogno or non c’è di seccature.